Banda slot e banche, chieste condanne

Sette malviventi tra il 2014 e 2015 hanno rubato 130 mila euro in tredici rapine. Indagine dei carabinieri e Squadra Mobile li ha portati all'arresto.

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Slot(red.) Dai tre anni agli 8 anni e quattro mesi di reclusione. E’ la richiesta che venerdì 20 maggio il pubblico ministero ha avanzato al giudice del tribunale di Brescia per sette persone accusate di aver compiuto rapine nelle sale slot e banche della provincia. Alla banda, formata da sei italiani e un albanese, si imputano tredici episodi, di cui dieci (ma due falliti) nelle sale giochi e gli altri tre negli istituti di credito. Tutti avvenuti tra la fine del 2014 e il 2015. L’indagine “Game Over” è stata condotta dai carabinieri e dalla Squadra Mobile di Brescia e conclusa a settembre del 2015 quando i sette malviventi vennero arrestati in tre diverse occasioni. Secondo la ricostruzione dei fatti, la banda agiva in tre gruppi con il volto coperto e armati di pistole giocattolo o vere.
Prima hanno fatto irruzione nelle sale slot commettendo rapine e prelevando gli incassi. In una di queste occasioni hanno anche ferito un carabiniere in borghese. Nel momento in cui quattro di loro, dopo vari furti, erano stato identificati e arrestati, i rimanenti hanno puntato l’obiettivo sulle banche. Il 15 giugno del 2015 avevano commesso un furto alla Banca Popolare di Vicenza e, dopo quell’episodio, due sono stati fermati. Infine, attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e messaggi, è stato individuato anche l’ultimo. Si muovevano a bordo di una Peugeot 206 fornita dal fratello dell’albanese, tanto che lo stesso proprietario è stato denunciato per favoreggiamento. Nei mesi di scorribande, il gruppo è stato in grado di rubare 85 mila euro nelle sale slot e 45 mila euro nelle banche. I malviventi si trovano tutti in carcere e la sentenza dovrebbe arrivare il 27 giugno.

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