Appalti sanità Regione, arrestato Fabio Rizzi

L'autore della riforma lombarda è finito in manette martedì 16 mattina con altri venti. Accusa di corruzione e aver condizionato i bandi di gara.

Rizzi(red.) Nuovo “terremoto” giudiziario alla Regione Lombardia. Martedì 16 febbraio i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno eseguito ventuno arresti notificando le misure di custodia cautelare richieste dalla procura di Monza e firmate dal giudice. Il fermo più eccellente è quello di Fabio Rizzi, consigliere della Lega Nord, presidente della commissione Sanità al Pirellone e autore della riforma sulle aziende ospedaliere. Come scrive l’Adnkronos, è stato colpito dall’operazione cosiddetta “Smile” che avrebbe scoperchiato un presunto giro di mazzette e turbative di appalti pubblici nella sanità. Appalti lanciati da diverse aziende ospedaliere per gestire all’esterno servizi odontoiatrici. Nello stesso momento in cui sono scattate le manette, sono iniziate le perquisizioni negli uffici regionali e nella casa di Fabio Rizzi.
Tutti gli arrestati, tra cui c’è anche la moglie, un’imprenditore vicino al consigliere e la compagna di questo, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio. Stando all’inchiesta, un gruppo imprenditoriale avrebbe modificato a proprio favore l’aggiudicazione di vari appalti pubblici, fino a corrompere i funzionari che si occupavano delle gare. In particolare, sarebbe stato accertato che dieci funzionari pubblici sarebbero stati condizionati durante ogni fase del bando di gara. Sarebbero anche intervenuti durante la contrattazione con varie strutture private accreditate con il Sistema sanitario nazionale. E’ il secondo arresto eccellente nel campo della sanità lombarda dopo quello dell’ex assessore e vice presidente della Regione Mario Mantovani.

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