Pontoglio, in strada cartelli “anti islam”

Tra mercoledì 16 e giovedì 17 la giunta del sindaco Seghezzi ne fa installare cinque agli ingressi del paese. E su Facebook scoppiano le polemiche.

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Pontoglio(red.) “Pontoglio. Paese a cultura Occidentale e di profonda tradizione Cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene”. E’ il messaggio che compare su cinque cartelli stradali installati dall’amministrazione comunale agli ingressi del paese bresciano. Tre sono già presenti e altri due saranno montati giovedì mattina 17 dicembre. La decisione è stata ratificata nero su bianco in una delibera di giunta il 30 novembre, alla quale, però, il vice sindaco non aveva partecipato. Un’assenza che sa di “giallo” e probabile contrasto all’iniziativa. Il sindaco di centro destra Alessandro Seghezzi lo definisce un atto in ordine alle linee di mandato, già presente nel programma elettorale, insomma. La notizia è stata data dal Comune direttamente sulla sua pagina Facebook ricevendo un coro di critiche, ma anche di consensi, con quasi 3.900 condivisioni e oltre 2.500 “mi piace” intorno a mezzogiorno.
“E’ un invito a rispettare la cultura e le tradizioni locali – si legge sul profilo.– Una cultura che si fonda sul rispetto reciproco: dalla donna alla musica, dall’arte ai costumi, dalle usanze ai riti tradizionali. Il rispetto altrui, è per noi, la prima vera forma di civiltà e libertà”. Aldilà dei cartelli “informativi”, come spiegano dall’amministrazione, i cittadini li chiamano semplicemente “anti islam”. Alla discussa azione è arrivata la critica del vice sindaco di Brescia Laura Castelletti che dice di pensare di “vivere in uno Stato laico, senza una religione di Stato”. Il primo cittadino di Pontoglio era già finito nel mirino per aver alzato a 425 euro il costo del documento per l’idoneità degli immigrati, rispetto a cifre decisamente inferiori applicate in tutta Italia.

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