Ritardi nelle infusioni, il Civile finisce in Procura

Ennesimo colpo di scena nella vicenda Stamina, con la nuova ordinanza del Tribunale dell'Aquila.

(red.) L’Ospedale Civile di Brescia finisce sotto inchiesta per il mancato adempimento di quanto disposto nell’ordinanza del tribunale dell’Aquila in merito alle cure con il metodo Stamina alla piccola Noemi.
Nella nuova ordinanza arrivata il 14 agosto, il collegio dei giudici ha deciso di inviare alla Procura di Brescia tutti gli atti. Il Civile sarebbe colpevole di non aver dato seguito all’ordinanza del tribunale e di non aver effettuato i trattamenti con metodo Stamina per la bambina di Chieti affetta da Sma1. Per i giudici dell’Aquila, il Civile avrebbe posto in essere comportamenti dilatori, come la ricusazione della nomina della biologa Erica Molino come commissario ad acta. Ora sta alla Procura di Brescia aprire un’indagine. Intanto, il 
Tribunale abruzzese ha disposto «che si proceda ad iniziare il trattamento nei confronti della piccola Noemi a prescindere dalla sua posizione nella cosiddetta lista di attesa».

 

 

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