Strage, riaperta la “Pista veronese”

Dopo la sentenza in Cassazione per un nuovo processo in appello per Maggi e Tramonte, un nuovo fascicolo della procura dei minori.

(red.) Novità nell’ambito della “pista veronese” sulla strage di piazza della Loggia. La procura dei minori di Brescia può riaprire un fascicolo sulle dichiarazioni di Gianpaolo Stimamiglio, che coinvolerebbero un cittadino italiano attualmente residente in Svizzera. L’uomo, all’epoca della strage, il 28 maggio del 1974, poco più che 17enne, residente a Verona e aderente a Ordine Nuovo, dichiarò al pentito di aver avuto un ruolo “non marginale” nello scoppio dell’ordigno.
Emma Avezzù, procuratore capo dei minori, aveva chiesto una proroga su una precedente inchiesta legata a questa vicenda, ma il gip non aveva accolto l’istanza. Ora, però, come spiega il Bresciaoggi, il filone è del tutto compatibile con le risultanze emerse dall’indagine sfociata nella recente sentenza della Cassazione che, nel febbraio scorso, ha disposto un nuovo processo d’appello nei confronti di Maurizio Tramonte e Carlo Maria Maggi.

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