Lega Nord: “Pronti a correre con Maroni”

Il Carroccio di Brescia nella presentazione della maxi gazebata si stringe intorno al segretario federale per le elezioni, ormai prossime, del Pirellone.

(d.s.) Imu, Europa e tasse; più una scheda per decidere del futuro di Regione Lombardia. Sono questi i contenuti della mega gazebata organizzata dalla Lega Nord di Brescia per confrontarsi con i cittadini sulle questioni che più li riguardano da vicino. Sabato e domenica, in tutti i comuni della provincia, il Carroccio scenderà nelle piazze e nelle strade bresciane, con qualcosa come 267 gazebo.
“E’ la dimostrazione che a differenza di quanto qualcuno cerca di sostenere la Lega sta bene, è unita e lavora in maniera capillare sul territorio a fianco della gente”, ha spiegato il segretario provinciale Fabio Rolfi, accompagnato dal suo vice Paolo Formentini e dalla responsabile organizzativa della segreteria provinciale Elisa Fontana.  “E’ una raccolta di firme per promuovere tre referendum che riguardano tutti: il primo è per una gestione più democratica delle scelte europee che non possono piovere dall’alto, ma devono essere votate dalla gente. La seconda questione è per permettere ai cittadini di scegliere sull’Imu, tassa iniqua che colpisce un bene primario come la casa, mentre la terza riguarda l’amministrazione dei contributi fiscali che vorremmo rimanesse per i due terzi sul nostro territorio”.
“A Brescia si versano circa 8.000 euro procapite in tasse che non ritornano più sul territorio, ma vengono destinati agli sperperi di Roma e del sud Italia: credo che tutti, leghisti e non, sarebbero contenti che queste risorse restassero sul territorio per aiutare imprese, anziani ed investire in opere”, ha concluso Rolfi. Parallelamente alla raccolta firme il Carroccio ha messo in campo anche un’altra iniziativa, una sorta di primarie per decidere, con la gente, quale debba essere l’atteggiamento della Lega e chi il suo candidato al Pirellone.
In realtà, la prima domanda, quella che chiede se la Lega debba restare a fianco di Formigoni sino al 2015 o premere per il voto, vista la situazione, è ormai scontata, la seconda è un gesto democratico, anche se il nome che uscirà dalle urne è, praticamente, dato per scontato. “Roberto Maroni per esperienza, caratura internazionale e capacità è l’uomo ideale per gestire una Regione importante come la Lombardia”, è stato il commento finale di Rolfi. Tutti coloro che firmeranno per i tre referendum potranno votare. Ulteriori informazioni sul sito www.vieniafirmare.com.

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