Rifiuti: anche in carcere si ricicla

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    rifiutispeciali.jpgProgetto del comune di Brescia e Aprica per Canton Mombello e Verziano.


    cantonemombello.jpg(red.) È preciso impegno del comune di Brescia incrementare la raccolta differenziata sul proprio territorio. Nel 2010 il livello raggiunto da tale indicatore è del 40,7% sul totale dei rifiuti, e può essere ulteriormente incrementato attraverso iniziative specifiche. Dunque Palazzo Loggia, con il supporto di Aprica Spa (gestore del servizio di nettezza urbana sul territorio comunale), ha deciso di attuare un piano per migliorare la raccolta differenziata nelle carcerari di Canton Mombello e Verziano.
    La situazione attuale per Canton Mombello, spiega una nota stampa, evidenzia una produzione di rifiuti, relativa alla gestione di circa 500 persone, che corrisponde a una media di circa 10 mc/giorno di rifiuti indifferenziati, rimossi attraverso lo svuotamento di tre cassonetti da 3.200 litri ogni giorno.
    Per Verziano la produzione attuale di rifiuti, sulla gestione di circa 180 persone tra detenuti e personale, corrisponde alla produzione media di circa 5 mc/giorno di rifiuti indifferenziati, rimossi attraverso lo svuotamento (tre volte la settimana) di un cassone da 10 mc, posizionato all’interno dell’istituto. Sono, inoltre, presenti tre cassonetti per raccolta differenziata di organico, vetro e cartone (uno per tipo), svuotati con frequenza settimanale.
    Il progetto proposto prevede, per entrambi gli istituti penitenziari di Brescia, la raccolta differenziata con separazione "a monte", da parte di incaricati interni a ciascun istituto, individuando cinque frazioni: rifiuto organico proveniente dalla cucina o dai resti dei pasti; rottame di vetro, pure proveniente dalla cucina; bombolette di gas vuote, provenienti dalle celle; contenitori in plastica (bottiglie); carta e cartone.
    Le modalità adottate sono, tra i due istituti, analoghe, con una piccola differenza organizzativa: nel caso di Canton Mombello i contenitori utilizzati per le raccolte dovranno essere posizionati all’esterno della proprietà, per consentirne lo svuotamento da parte dei mezzi Aprica nei giorni e orari concordati, mentre a Verziano ciò non sarà necessario, perché all’interno dell’istituto, nell’area dedicata a parcheggio visitatori, gli spazi di manovra consentono ai mezzi Aprica di entrare e svuotare i contenitori.
    L’alternativa proposta prevede la fornitura di un numero sufficiente di contenitori carrellati (bidoncini o cassonetti), da portare, a orari prefissati e secondo un calendario concordato, all’esterno del carcere (Canton Mombello) o nell’area interna di parcheggio per visitatori (Verziano), per essere svuotati dagli incaricati di Aprica. Una volta svuotati, i contenitori potranno essere riportati nelle rispettive aree di utilizzo.
    Per la realizzazione del progetto, Aprica ha quantificato una maggiore spesa, rispetto al piano finanziario 2011 già approvato, di 15mila euro; tale spesa verrà coperta dalla migliore separazione delle frazioni di rifiuto recuperabile e dai vantaggi operativi della raccolta dei contenitori a filo strada.
    "Brescia è capofila di un progetto di grande importanza", ha dichiarato il vicesindaco di Brescia, Fabio Rolfi, "che sarà realizzato grazie al prezioso aiuto delle direzioni delle carceri e di Aprica. Promuovere la raccolta differenziata è un dovere dell’amministrazione comunale: a Brescia i numeri sono positivi, ma bisogna comunque impegnarsi per migliorare. Ed è un dovere particolarmente qualificante promuovere la raccolta differenziata all’interno della struttura carceraria, non soltanto per la quantità di persone coinvolte, oltre 700 considerando detenuti e personale di sorveglianza, che rende il carcere di Canton Mombello rilevante quasi quanto un quartiere della città anche in termini di produzione di rifiuti, ma anche sotto il profilo educativo".
    Secondo il vicesindaco "la detenzione non deve ridursi esclusivamente a una limitazione della liberta personale, ma deve essere anche un occasione di reinserimento sociale, se si vuole realmente combattere la recidiva, il male principale del nostro sistema penitenziario e giudiziario. E per combattere la recidiva, quindi per reinserire, è fondamentale far conoscere, apprezzare e condividere le regole, per avviare i detenuti, una volte dimessi, a percorsi di inserimento nella comunità. Questo vale soprattutto in una realtà dove il 70% dei detenuti sono stranieri e dove il rispetto delle regole è un fattore propedeutico all’integrazione".
    "Ancora una volta", ha concluso Rolfi, "al di là delle chiacchiere politiche, nei fatti, la nostra amministrazione comunale si conferma attenta alla dignità della pena e alle condizioni di vita dentro il carcere, con progetti d’avanguardia a livello regionale e nazionale".
    "Brescia è da sempre all’avanguardia in materia ambientale e in particolar modo nella raccolta differenziata", ha commentato Daniele Belotti, assessore al Territorio e all’Urbanistica di Regione Lombardia, "ed è una città che ha saputo andare oltre, con il progetto Parr, promosso da comune e Regione e volto a ridurre i rifiuti solidi urbani. Incentivare la raccolta differenziata nelle carceri è segno di grande sensibilità ambientale e non appena ci sarà l’occasione di analizzare le ricadute positive del progetto, verificheremo la possibilità di esportare questo modello anche ad altre realtà carcerarie lombarde".

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