Treni pendolari tagliati, Pd chiede al Governo di aprire un tavolo

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(red.) Dopo il caso del taglio dei treni della Milano-Venezia, che interessa anche migliaia di pendolari di Brescia, i consiglieri regionali del PD Gian Antonio Girelli e Jacopo Scandella assieme al deputato Matteo Mauri, componente della commissione Trasporti alla Camera, hanno inviato una lettera al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi per chiedere di convocare un tavolo, promosso dal governo, per discutere e migliorare il coordinamento del sistema ferroviario interregionale del Nord Italia.
Con la lettera si formalizza quanto annunciato martedì 24 settembre dopo aver appreso, a mezzo stampa, l’esito negativo della riunione tecnica convocata a Verona tra le delegazioni della Regione Lombardia e Veneto e i gestori del servizio Trenord e Trenitalia per trovare una soluzione alla decisione unilaterale del presidente Zaia di sopprimere 8 treni interregionali che collegano Milano a Venezia dal prossimo 15 dicembre.
«Lunedì l’incontro non ha sortito gli effetti sperati e purtroppo le posizioni sono ancora distanti», spiegano nella missiva, «le proposte fatte dai tecnici di Regione Lombardia, che tendono a mantenere il servizio e ad integrarlo ulteriormente nell’ottica della spesso dichiarata ma mai attuata razionalizzazione del trasporto ferro sulla linea Milano – Venezia, sembrano ricevere solo dinieghi dalla controparte veneta. Di contro, per ritorsione, Regione Lombardia ha minacciato di far fermare le proprie 24 corse a Desenzano del Garda, sito sul confine amministrativo. Inoltre sono a rischio altri convogli di tipo interregionale con collegamento festivo che percorrono la linea Lecco – Bergamo – Brescia – Verona – Venezia che, specialmente nella stagione estiva, hanno importanza rilevante soprattutto dal punto di vista turistico».
La contesa è legata alla ridefinizione interna alle singole regioni degli orari, quando invece, come sottolineano i tre esponenti del Pd «stiamo parlando della direttrice che per importanza è la seconda dell’intero territorio nazionale». Questo è l’ultimo caso di mancato coordinamento tra le varie Regione del Nord Italia sul tema del trasporto ferroviario, si ricordino i casi passati del Piemonte e dell’Emilia Romagna.
«Su questi presupposti chiediamo al Governo di intervenire e di indire un apposito tavolo, in cui il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture svolga un ruolo attivo e fondamentale, per cercare una soluzione che vada al di là dei semplici steccati amministrativi e dia una risposta meno locale e più di sistema. Un tavolo che veda coinvolte tutte le componenti, e quindi il Ministero, le Regioni del Nord d’Italia, Trenitalia e Trenord, e che riteniamo sia il luogo giusto dove trovare una soluzione alla mancanza di risorse e pianificare tracce orarie più funzionali alle esigenze degli utenti, non solo per quanto riguarda questa tratta ma anche per tutte le criticità che si evidenziano laddove il trasporto su ferro conosce interconnessioni fra Regioni diverse. Le sfide che hanno di fronte queste regioni, EXPO 2015 in testa, richiedono di lavorare in maniera coordinata e programmata andando oltre i campanilismi e le divisioni politiche».

 

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