Brescia, blitz degli attivisti alla Leonardo: “12mila bambini palestinesi uccisi anche con armi italiane”

Un gruppo di militanti ha lanciato della vernice rossa lavabile all'ingresso principale dell'edificio, imprimendo anche delle "mani sporche di sangue" sull'insegna del gruppo industriale.

Blitz ultima generazione Palestina Libera Leonardo

Brescia. Nel pomeriggio di martedì si è tenuto un blitz delle attiviste di Palestina Libera e di Ultima Generazione contro la sede cittadina della Leonardo. Poco dopo le 16 un gruppo di militanti ha gettato della vernice rossa lavabile sull’ingresso dell’edificio del gruppo industriale, per poi esporre uno striscione che recitava “Palestina Libera”.
Più di 12 mila bambini palestinesi sono stati uccisi in questi ultimi sei mesi. Nell’arsenale di chi li ha uccisi ci sono anche le armi che vengono prodotte qui, da una compagnia al 30% di proprietà dello Stato italiano”, recita il comunicato. “Il nostro governo ha giurato sulla costituzione di ripudiare la guerra. Lo stesso governo sta modificando la legge 185 per cercare di occultare i nostri export di armi. Lo stesso governo si è astenuto dal votare le risoluzioni ONU per chiedere a Israele di fermare il genocidio in atto”.

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Secondo alcune indagini il Bresciano sarebbe la seconda provincia italiana per l’export di armi a Israele, dopo il Lecchese. Secondo le attiviste, i dati Istat parlerebbero di una vendita di armamenti e munizioni per 749.277 euro nel trimestre settembre-dicembre 2023, ma si tratterebbe solamente dei numeri “non oscurati”.
Diverse testate e giornalisti hanno denunciato la mancanza di trasparenza da parte del governo sull’export di armi italiane. La legge 185 del 1990, citata nel comunicato, dovrebbe eliminare ogni opacità sulla destinazione delle armi made in Italy, tuttavia nel concreto gli export sono difficili da tracciare.
La denuncia dei due gruppi che hanno partecipato alla protesta è che il ministro Crosetto voglia modificare questa legge per permettere vendite nascoste alla società civile.

Blitz ultima generazione Palestina Libera Leonardo

Accanto ai rappresentanti del noto gruppo Ultima Generazione c’erano alcuni militanti di Palestina Libera. Si tratta della sezione italiana dell’iniziativa internazionale Palestine Action, responsabile della chiusura di tre fabbriche di armamenti di una compagnia israeliana in Inghilterra.
La protesta è stata interrotta dall’arrivo di diverse unità dei carabinieri e della polizia di stato, che hanno arrestato le attiviste trascinandole dentro le auto. Le giovani non hanno opposto resistenza violenta agli agenti e hanno continuato a spiegare le loro ragioni finché non sono state caricate dentro le volanti.

Blitz ultima generazione Palestina Libera Leonardo
Blitz ultima generazione Palestina Libera Leonardo
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