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Maxi-polo logistico di Lonato, alla fine anche la Regione dice “no”

Si tratta dell'ennesima battuta d'arresto per il contestatissimo progetto, che prevede la cementificazione di 94mila metri quadri di area verde. Manca ancora l'ultimo passaggio, il parere vincolante dell'Utr bresciano.

Lonato. Alla fine anche dalla Regione è arrivato un secco “NO” al maxi polo della logistica di Lonato, ma il progetto non è ancora definitivamente archiviato.
Sull’opera, che porterebbe alla cementificazione di 94mila metri quadrati di area verde a pochi passi da un parco naturale protetto, avevano espresso parere contrario il Comune vicino di Castiglione delle Stiviere, la Provincia e diversi membri della Giunta regionale. Il comitato di cittadini contrari, le associazioni e alcuni membri dell’opposizione avevano chiesto alla Regione di impegnarsi concretamente per bloccare il maxi-progetto, oltre ad esprimere a voce i propri dubbi.
L’occasione è arrivata quando il sindaco di Lonato (grande sostenitore del nuovo polo) ha fatto richiesta di una modifica del reticolo idrico locale, un passaggio burocratico necessario per l’avvio dei lavori.
Giovedì l’Utr mantovano (Ufficio territoriale regionale, organo che risponde direttamente alla Regione) ha bocciato la richiesta, dando ragione al grande fronte trasversale di chi si oppone all’opera.
Il parere negativo espresso dall’Ente non mette la pietra tombale sulla questione, manca ancora il parere dell’Utr bresciano che sarà definitivo e vincolante. Si tratta tuttavia di uno stop che dovrà essere preso in considerazione nelle prossime valutazioni.
E’ un grande risultato, ottenuto grazie alla mobilitazione del territorio, del Comitato ‘No polo logistico’ e di tutte le forze del centrosinistra che sono sempre state in prima linea in questa battaglia”, ha dichiarato la consigliera regionale Miriam Cominelli. “La Regione, chiamata ad esprimere il parere sulla modifica del reticolo idrico, non ha potuto fare altro dopo tutta la documentazione prodotta e la spinta del territorio“.

 

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