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Provincia e sindaci esultano: ora si attende il parco

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    AMBIENTE
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    MACOGNA:
    LA REGIONE
    BOCCIA
    LA DISCARICA



    (red.) La notizia tanto attesa da ambientalisti e residenti è stata ufficializzata: la discarica della Macogna non si farà. Il no definitivo al progetto è stato dato nel corso di una riunione che si è svolta mercoledì a Milano nella sede della Regione.
    Decisiva l’opposizione della Provincia di Brescia che ha sostenuto le motivazioni dei sindaci di Berlingo, Cazzago, Rovato e Travagliato i cui territori sarebbero stati interessati dalla realizzazione del bacino per lo smaltimento dei rifiuti.

    Stop dunque ad un progetto che avrebbe visto il conferimento nel territorio bresciano di 1,5 milioni di metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi in un’area, coem più volte ribadito e sottolineato dai comuni stessi, in cui invece dovrebbe sorgere un parco di interesse pubblico.
    Del resto è lo stesso piano cave della Provincia a prescrive che “al termine dell'attività estrattiva venga effettuato un recupero a uso naturalistico o ricreativo e a verde pubblico attrezzato”.
    Una vittoria per l’ambiente che giunge dopo mesi di proteste, polemiche, ricorsi e manifestazioni (leggi qui).
    Il recupero della cava non è quindi conciliabile con la creazione di una discarica su un territorio già fortemente compromesso da intereventi di varia natura.
    I comuni hanno quindi chiesto l'archiviazione definitiva dell'iter del progetto: il rischio è che la richiesta per la discarica di rifiuti non pericolosi possa essere trasformata in discarica per inerti, come calcinacci e rifiuti edili, e quindi passi sotto il controllo e l’autorità della Provincia.

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