Polizze assicurative in agricoltura, “Stato garantisca sostegno anche in futuro”

(red.) L’aumento dei danni alle colture che derivano dal continuo cambiamento climatico comporta un inevitabile innalzamento dei rischi alle produzioni agricole. Per questo motivo dal 2019 è tornato a crescere la propensione delle aziende agricole a tutelare le proprie produzioni con la stipula delle polizze assicurative che godono di un importante sostegno pubblico.

 

Un trend positivo che rischia ora di avere una battuta di arresto se non venisse confermata anche per il 2020 la percentuale di contribuzione che in questi anni è arrivata fino al 70%”. Commenta così Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia, la decisione del ministero delle Politiche agricole di erogare per il momento un aiuto pari a solo il 30% del costo assicurativo sostenuto quest’anno dalle imprese agricole. Secondo le stime del Mipaaf recentemente rese note, servono complessivamente circa 360 milioni di euro per i pagamenti delle polizze vegetali stipulate nel 2020. “Confagricoltura è impegnata in tutte le sedi per agevolare una soluzione – evidenzia Scalmana che guida anche il consorzio Agridifesa Italia impegnato nel settore assicurativo – per permettere il pagamento dell’intero contributo prima della prossima estate, impegnando le risorse stanziate per il 2021 e lavorando nel contempo ad una programmazione più mirata sui reali fabbisogni”. La Lombardia è la terza regione per valore assicurato per le sole colture che ammonta a oltre 800 milioni di euro, e Brescia è tra le prime quindici province con oltre 120 milioni. Dati che confermano il crescente interesse per la gestione del rischio in agricoltura anche per fronteggiare le conseguenze delle avversità atmosferiche sempre più ricorrenti. “É sempre più indispensabile che questi strumenti di gestione abbiano le risorse necessarie – rimarca il presidente di Confagricoltura Brescia, Giovanni Garbelli – anche alla luce dei sempre minori stanziamenti per affrontare gli eventi catastrofali che hanno interessato in questi anni il Bresciano”.

 

Resta aperto, ricorda Confagricoltura, anche il tema del ritardo nei pagamenti dei contributi per le polizze del settore zootecnico fermi alle polizze stipulate nel 2017. “I consorzi di difesa – spiega il presidente di Agridifesa Italia – hanno anticipato per conto dei soci i premi assicurativi, ma questo significa ovviamente un aggravio di costi finanziari che rischia di essere non più sostenibile. È necessario quindi trovare soluzioni immediate per sbloccare i pagamenti”.

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