Brescia, si allontana lo spettro della chiusura

Postivo l'incontro a Roma con il ministro Grilli. La concessione scaduta al 31 dicembre potrebbe essere rinnovata. Verona deve produrre nuova documentazione.

(red.) Positivo. L’esito dell’incontro a Roma tra il ministro Vittorio Grilli e il Sistema Verona sulla concessione dell´aeroporto di Montichiari (Brescia) è stato proficuo. Si allontanano infatti dallo scalo bresciano sia lo spettro di un commissariamento, sia quello della chiusura.
Dopo che, all’inizio della settimana il ministro delle Infrastrutture Corrado Passera aveva ufficializzato il riordino del sistema aeroporti in Italia, con l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale (dispositivo del Governo che recepisce gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari), che ha di fatto “escluso” Montichiari dagli scali considerati di “rilevanza strategica” a livello Ue, la “Catullo Spa”, società che gestisce le strutture di Brescia e Verona ha chiesto lumi sul “congelamento” della concessione aeroportuale per lo scalo monteclarense.
All’appuntamento erano presenti  il presidente della CatulloSpa, Paolo Arena, il direttore generale della Catullo Spa Carmine Bassetti, il sindaco diVerona Flavio Tosi, l’on. Gianni Dal Moro, l’on. Alberto Giorgetti, il presidentedellaCameradiCommercio di Verona Alessandro Bianchi e il presidente di Confindustria Verona Andrea Bolla.
Il ministero ha fatto presente che il termine del 31 dicembre non è da considerarsi perentorio e quindi, anche successivamente a quella data, potrà essere rilasciata l’eventuale concessione a Brescia Montichiari, previo parere favorevole del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Il ministro”, si legge in un nota della Catullo, “ha chiesto di produrre nuova documentazione, sulla base di indicazioni che saranno fornite dal ministero riservandosi una nuova valutazione di quanto verrà prodotto”.
“Grazie quindi all’intervento del sistemaVerona”, precisa la nota, “attraverso i suoi massimi rappresentanti politici, istituzionali ed economici, si è riaperta la possibilità di ottenere la concessione di Montichiari, che prima di questo incontro sembrava preclusa”.

 

 

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