Brescia, 10 anni dall’omicidio Donegani

Il 30 luglio del 2005 i due coniugi non erano più stati trovati nella loro villa di via Ugolini. Fatti a pezzi dal nipote Guglielmo Gatti condannato.

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via ugolini omicidio donegani(red.) Giovedì 30 luglio è un anniversario tragico nel bresciano. Quel giorno di dieci anni fa, nel 2005, erano spariti Aldo Donegani di 77 anni e la moglie Luisa De Leo di 67. Poi i loro corpi erano stati trovati fatti a pezzi il 17 agosto in un dirupo al passo del Vivione in Valcamonica. Per quel delitto era stato condannato all’ergastolo, fino in Cassazione, il nipote Guglielmo Gatti. Sulle pagine locali e nazionali si parlava dell’omicidio Donegani. Gli zii e il nipote abitavano nella stessa villetta di via Ugolini a Brescia, con i primi al piano terra e il secondo a quello superiore. L’1 agosto un altro nipote, un carabiniere, viene invitato dalla zia Luisa, ma quando suona il campanello più volte non riceve risposta.
Il giorno dopo Gatti presenta la denuncia di scomparsa, nonostante proprio l’1 agosto, come avevano certificato gli inquirenti, fosse andato al passo dei Vivione per spostare i cadaveri fatti a pezzi in casa. Quando la scientifica entrerà in casa scoprirà una scena macabra, con sangue dappertutto. Gatti viene poi interrogato, mentre il procuratore capo Giancarlo Tarquini con i pm Claudia Moregola, Paola Reggiani e Alberto Rossi analizzano il caso. Poi il 17 agosto, tramite la segnalazione di un cittadino, i militari raggiungono il passo del Vivione e lì trovano i corpi straziati dei Donegani.
Il primo grado di giudizio con unico imputato il nipote che viveva nella stessa villetta e con l’accusa formulata dal pm Moregola era stato bloccato, perché a Provaglio d’Iseo a gennaio del 2007 era stato scoperto il cranio di Aldo Donegani e poi della moglie Luisa. Gatti era stato anche sottoposto a una perizia psichiatrica che lo dava in grado di intendere e volere. Il 16 maggio del 2007, nel primo grado di giudizio, era stato condannato all’ergastolo, poi confermato in appello e in Cassazione. Per ricordare l’anniversario, giovedì 30 luglio alle 9,15 nella cattedrale di Terlizzi, paesi di origine di Luisa De Leo, si terrà una messa. Intanto, la villa degli orrori di via Ugolini è stata pulita e sistemata e più volte messa all’asta, ma senza trovare alcun interessato. L’ennesimo tentativo sarà il 18 settembre.

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