Brescia, Prefettura chiude la Curva Nord

La decisione dopo l'agguato al pullman dei tifosi del Vicenza da parte degli ultras biancoblù, i quali definiscono "grottesco" il provvedimento.

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    ultras brescia calcio(red.) Dopo l’agguato di una settimana fa al pullman dei tifosi del Vicenza da parte degli ultras del Brescia, la Prefettura di Brescia ha disposto la chiusura della curva nord per la gara di campionato di sabato contro il Catania allo stadio Rigamonti.
    La Prefettura ha di fatto confermato quella che era stata l’indicazione dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive. Agli abbonati di Curva Nord è, inoltre, inibito l’acquisto dei tagliandi di qualsiasi altro settore.
    Il Brescia di Calori deve dunque fare a meno del sostegno della propria curva nella sfida importante per mantenere vive le possibilità di salvezza in questo finale di campionato cadetto.
    E la reazione dei tifosi ultras 1911 ex Curva Nord non si è fatta attendere: in una notai supporters biancoblù definiscono la decisione “grottesca, non solo perché colpisce centinaia di tifosi estranei al fatto in questione, accaduto oltretutto molto lontano dallo stadio, ma anche perché i più danneggiati saranno proprio quei tifosi a cui il sistema aveva garantito ogni diritto”.
    “Senza volere entrare nel merito di quanto accaduto dieci giorni fa- continuano i tifosi delle rondinelle- e senza voler riaprire la polemica sulla tessera del tifoso, ci sentiamo in dovere di prendere le distanze da quello che ci sembra un precedente aberrante e molto, molto pericoloso”.
    Per gli ultras della LEonessa si tratta di “un provvedimento che -di fatto- penalizzerà una tifoseria già provata e umiliata in tutti questi anni da una società dilettantistica e a conduzione famigliare (dopo questa infelice decisione, molto repressiva e poco “educativa”, facile quindi prevedere l’allontanamento di molti altri tifosi)”.
    “Probabilmente qualcuno ha sbagliato, l’errore più grave però lo commette -ancora una volta- il sistema calcio moderno con tutte le sue derive antidemocratiche e anticostituzionali.Un mostro incapace di prevenire, ma bravissimo a reprimere e a scoraggiare milioni di tifosi italiani dal recarsi allo stadio per vedere quello che una volta era considerato lo sport più bello del mondo”.
    “Per questo, coerentemente con tutte le battaglie fatte in passato proprio contro questo calcio svuotato di tutte le sue tradizioni e di gran parte dei suoi valori” i tifosi annunciano di “voler disertare almeno per un tempo la prossima partita casalinga: Brescia 1911 vs Catania”.
    “Di fronte a un altro abuso commesso nei confronti di tutti quei tifosi che hanno come unica colpa quella di amare in maniera incondizionata la propria squadra del cuore (e mai come nel caso dei tifosi del Brescia può valere questo concetto)- concludono gli ultras- vogliamo infatti dare un segnale forte e preciso, sempre più convinti che certe situazioni vadano affrontate in altra maniera da quella repressiva (del resto, dopo venticinque anni di repressione e di leggi speciali, di diffide e di divieti, di fogli di via e di pene “esemplari”, non ci sembra sia cambiato molto, anzi)”.

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