Festa della musica, ma senza jazz

(red.) Festa della musica a Brescia?
Buona parte del mondo del jazz bresciano dice no. Una polemica, ripresa dall’edizione locale del Corriere della Sera,  che nasce da un post su Facebook di Emanuele Maniscalco, che ha scritto: «Per ogni musicista che suona gratis, ogni titolare di bar dovrebbe offrire una bibita fresca a ogni passante, ogni gelataio dovrebbe Per ogni musicista che suona gratis ogni titolare di bar dovrebbe offrire una bibita fresca elargire una coppetta con gusto a scelta, ogni osteria dovrebbe aprire la bottiglia buona e brindare con il popolo. Proprio perché è festa: la festa della Musica, il suo giorno, che non si ripeterà più per tutto l’anno. Qualcosa però mi dice che non andrà esattamente così».
Tanto è bastato per far arrivare una pioggia di commenti, molti dei quali a favore di quanto scritto da Maniscalco. Francesco Schettino, di Jazz on the Road e ClouBs incalza: «È come avallare il concetto che la musica si può fare sempre gratis, come se non fosse un valore per questo molti jazzisti non parteciperanno. Allocare risorse su un’unica nottata invece di programmare a medio e lungo termine non serve a nulla, la festa finirà come una qualunque Notte Bianca e i problemi non si risolveranno mai». A tenere alta la bandiera del jazz ci saranno l’accademia Musical-mente e la scuola L’altro suono.
Tutti gli altri non regaleranno la loro musica in un contesto in cui le amministrazioni non danno nessun supporto.