Orzinuovi, picchia la madre: 30enne in carcere

Un colombiano ubriaco si è visto rifiutare una sigaretta dalla parente e l'ha colpita a pugni. Terrorizzata anche la sorella. In curriculum diversi reati.

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    (red.) Un uomo che a soli 30 anni, nullafacente, si era già distinto più volte per una serie di comportamenti da condannare, non solo in famiglia, ma anche in pubblico. Così nei giorni precedenti a lunedì 11 dicembre il giovane colombiano, ma cresciuto e residente da tempo con la madre e la sorella a Orzinuovi, nel bresciano, è finito in manette. I maltrattamenti nel nucleo familiare andavano avanti da quasi un anno, tutti per futili motivi, fino all’ultimo episodio, decisivo per l’arresto, avvenuto mercoledì 6. L’uomo, ubriaco, aveva chiesto una sigaretta alla madre.

    Quando la donna ha detto di non averle, il figlio ha iniziato a colpirla più volte a pugni sulla testa. Poi la vittima è riuscita in qualche modo a nascondersi nel garage, mentre la sorella del 30enne, anche lei impaurita per la reazione, si era rifugiata nella sua camera. A quel punto la madre ha allertato il 112 facendo intervenire i carabinieri locali che hanno raggiunto il posto. Di fronte ai militari, il 30enne in stato di ebrezza li ha minacciati, ma in cambio ha ricevuto le manette.

    E dopo l’identificazione è venuto alla luce anche un quadro sconfortante che ha posto il giovane in una situazione di pluricensurato. Già dal 2004 aveva collezionato denunce per droga, ma era conosciuto anche per i suoi atteggiamenti di resistenza a pubblico ufficiale e contro baristi e commercianti. Si è anche scoperto essere stato lui, a maggio, a colpire una volontaria di un’ambulanza in piazza Vittorio Emanuele che era giunta sul posto per soccorrerlo. Il giovane aveva aggredito la sanitaria con una sedia rompendole alcuni denti e devastando gli interni del mezzo di soccorso. Ora, dopo l’ultimo caso, è finito in carcere in attesa che il giudice decida sul processo.

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