Minacce e stupro, fa condannare violento

Una donna, 20enne all'epoca dei fatti nel 2003, in tribunale ha riconosciuto il suo aggressore e gli ha fatto infliggere 8 anni di carcere in primo grado.

Più informazioni su

    (red.) Mercoledì 21 giugno il tribunale di Brescia ha condannato in primo grado a otto anni di carcere un macedone di 38 anni, D. R., per minacce e violenze risalenti al 2003 e nei confronti di una ragazza che allora aveva 20 anni. La vicenda, di cui scrive il Giornale di Brescia, è molto drammatica ed è stata ripercorsa nell’aula giudiziaria. Era il luglio del 2003 quando la giovane era alla guida della propria auto nei pressi del centro commerciale Margherita d’Este a San Polo.

    A un semaforo, a un certo punto, un uomo le era salito in auto e aveva minacciato la conducente dicendole che era appena uscito dal carcere e doveva raggiungere una destinazione. Prima ha obbligato la giovane a un rapporto orale, poi l’ha costretta ad andare in auto tra Castenedolo e Rezzato. Quindi, come ha rivelato la vittima, è riuscita a scappare dalla vettura, poi condotta dal violento e ritrovata a San Polo. Nei successivi quattordici anni, fino alla sentenza di mercoledì, per la giovane è stato un calvario dal punto di vista giudiziario, con tre processi finiti in soffitta e di cui uno cancellato.

    Nel frattempo si è dovuta affidare a uno psicologo per otto anni e ha preferito i mezzi pubblici rispetto all’auto. Poi è riuscita in qualche modo a ristabilirsi e a tornare a una vita più normale. Ma mercoledì per lei è arrivata anche una vittoria giudiziaria per la condanna del 38enne. L’accusa aveva chiesto 7 anni e sei mesi di carcere, ma il giudice ha calcato la mano infliggendo otto anni. L’uomo, che ha sei figli ma è disoccupato e vive in una roulotte a Torino con il sussidio dello Stato tramite la moglie, si è detto innocente, ma per lui non è stato abbastanza. In ogni caso, il suo avvocato ha annunciato ricorso in appello dopo che aveva chiesto l’assoluzione per il proprio assistito.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.