Corte Franca, cascina Clarabella truffata sui vini

Due uomini hanno acquistato 1.200 bottiglie di vino dalla cantina in cui lavorano persone con disagio psichico. Ma l'assegno con cui hanno pagato era falso.

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(red.) Una truffa resta pur sempre un atto odioso, qualsiasi sia la vittima. Ma se la parte colpita riguarda una serie di persone svantaggiate e che lavorano proprio per un reinserimento nella società, l’atto è ancora più criminale. Ne dà notizia Bresciaoggi di quanto accaduto nei giorni precedenti al 20 ottobre alla Cascina Clarabella di Corte Franca, nel bresciano. All’interno della cooperativa sociale è presente anche una cantina nella quale operano alcuni soggetti con disagio psichico.
E la volontà della società è proprio quella di rimettere in pista chi ha bisogno. Due uomini, di cui un giovane e uno più anziano, persone distinte, si sono presentati alla cooperativa chiedendo di acquistare 1.200 bottiglie di vino. Così hanno fissato il giorno della vendita e la coppia è tornata con un assegno da 2 mila euro e con il quale ha potuto ritirare la merce. Il problema è che, nel momento in cui i titolari della cooperativa sono andati in banca per depositare l’assegno, è risultato falso. Quindi, niente soldi e oltre 1.000 bottiglie, frutto del lavoro dei ragazzi, in mano a truffatori.

Il post della Cascina su Facebook

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