Caffaro, nuovo programma di bonifica

Con lo sblocco di 5,7 milioni da parte di Roma, Brescia stila il piano dei lavori. Negli uffici di via Milano possibile un centro di ricerca.

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Caffaro(red.) 5,7 milioni di euro già sbloccati, almeno come promessa, dal ministero dell’Ambiente, altre risorse previste (promesse anche quelle) tramite un emendamento nella Finanziaria sul 2017, primi cantieri di bonifica nei vasi irrigui e l’appalto dei lavori, entro il 2016, per i parchi Calvesi e passo Gavia. Intanto, si può studiare la riqualificazione urbanistica della zona. E’ un vero e proprio programma di lavoro quello che hanno stilato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono, l’assessore all’Ambiente Gianluigi Fondra e il commissario Roberto Moreni per il sito contaminato della Caffaro. In un incontro svolto martedì 19 aprile a Roma, sono riusciti a strappare dal ministro Gianluca Galletti alcuni fondi per la bonifica dell’area intorno e sotto il sito industriale. Il primo cittadino ha precisato che Brescia per la prima volta ha stanziato 4 milioni di euro in tre anni per le bonifiche, incassando il triplo dei fondi dallo Stato: dai 6,7 ai 18 milioni di euro dal 2009. Anche se ammette che non bastano.
I funzionari bresciani sono chiamati a sviluppare un progetto di messa in sicurezza definitiva della zona, a partire soprattutto dalla falda sotterranea. Attualmente è la nuova Caffaro a farsi carico del pompaggio dell’acqua per evitare il contatto tra il terreno contaminato e il punto di distribuzione verso i rubinetti dei cittadini. Ma visto che l’azienda ha annunciato di voler abbandonare la sede di via Milano, in cui è in affitto, si stanno studiando tutte le misure alternative. L’idea lanciata era quella di una gara europea, sulla base di un progetto finanziato dal ministero, per il risanamento ambientale. Al termine dei lavori – ma se ne parlerà in una visione futura – si punterà sulla parte urbanistica dell’area. Il progetto, previsto dal Pgt, è quello di realizzare un parco, mentre gli edifici storici che puntano su via Milano, potrebbero ospitare un centro di ricerca sull’ambiente. Almeno questa sarebbe la volontà dell’assessore all’Urbanistica Michela Tiboni e appoggiata dal commissario Moreni.

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