Giù dal cavalcavia, ipotesi per suicidio

Luca Mongodi, 29 anni, era precipitato venerdì notte 27 novembre sull'A4 a Cazzago San Martino. Poche ore prima era stato in un bar di Adro.

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Luca Mongodi(red.) Nella vicenda di Luca Mongodi, il 29enne residente ad Adro, nel bresciano e morto nella notte di venerdì 27 novembre dopo essere precipitato da un cavalcavia sull’autostrada A4 a Cazzago San Martino, gli inquirenti ritengono si sia trattato di suicidio. Il giovane era finito sull’asfalto cadendo per alcuni metri dal ponte sopra la Milano-Venezia, in direzione del capoluogo lombardo, mentre stava passando un’auto con a bordo alcuni giovani. Il veicolo non ha potuto evitare l’impatto e subito dopo è stato tamponato da un’altra vettura che sopraggiungeva. Gli occupanti delle due auto, quasi tutti ventenni, hanno subito solo lievi ferite. Mentre le indagini sono state avviate per capire quale motivo ci fosse dietro la caduta del 29enne dal cavalcavia. Il giovane, appassionato di montagna e sport e dipendente di un’azienda di pellet, viveva con i genitori in via Carroccio ad Adro. Frequentava spesso il bar Mister X di via Provinciale e così era stato anche la sera della tragedia.
Una situazione inspiegabile per gli stessi amici che poche ore prima, fino alle 19 di venerdì, lo avevano visto proprio nel locale. In base alle ultime informazioni, Luca Mongodi si sarebbe dovuto sottoporre a un intervento per la rimozione di un polipo, ma il giovane non sarebbe stato preoccupato per quell’operazione. La notte del dramma, gli agenti della Stradale avevano subito puntato gli occhi in alto, sul cavalcavia, dove si trovava la Fiat 500 del 29enne. Il motore era rimasto ancora acceso e all’interno, oltre alla carrozzeria, c’erano alcune tracce di sangue. Secondo gli inquirenti, il giovane si sarebbe buttato ed è stata esclusa anche l’ipotesi dell’incidente. Nella giornata di lunedì 30 novembre sarà completata l’autopsia sul corpo del ragazzo, quindi verrà dato il nulla osta per i funerali.

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