Randagismo, “non abbandoniamoli”

l'assessore regionale viviana Beccalossi in visita alle due strutture cittadine. I cani restituiti, passati dal 49,26% del 2013 al 59,5% del 2014.

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    beccalossi-canile(red.) “Il messaggio è forte e chiaro: non abbandoniamo gli animali. In un periodo come quello estivo, in cui questa brutta abitudine diventa una triste emergenza, ho ritenuto doveroso recarmi presso il canile sanitario della mia città, per sensibilizzare le persone su questa tematica e verificare con mano la professionalità e la cura dedicata dal personale a cani e gatti smarriti”.
    Lo dichiara l’assessore al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia,  Viviana Beccalossi, che la mattina di lunedì 27 luglio, a Brescia, ha fatto visita prima alla struttura dell’Asl di via Orzinuovi e poi al ‘Canile Rifugio’ di via Granelli, anch’esso convenzionato con l’Asl. “Questi spazi – racconta Viviana Beccalossi – sono un esempio della cura e dell’efficienza con la quale Regione Lombardia affronta il tema dell’abbandono e del randagismo. A Brescia, negli anni, sono sempre di più gli animali che, una volta ritrovati, vengono identificati, curati e soprattutto restituiti ai proprietari o adottati da una nuova ‘famiglia’ che si prede cura di loro”.
    I dati confermano che a Brescia è aumentato sensibilmente il numero di cani restituiti, passato dal 49,26% del 2013 al 59,5% del 2014. L’assessore ha anche ricordato le cifre relative alla situazione lombarda, dove nel 2014, all’interno dei 62 canili pubblici, sono ospitati in media 4.500 cani. Regione Lombardia ha recentemente investito oltre 2,5 milioni di euro anche per contenimento della popolazione animale, attraverso un aumento delle sterilizzazioni. In Italia, secondo stime recenti, si calcola la presenza di 700 mila cani randagi.
    “Le strutture bresciane – prosegue Viviana Beccalossi – sono state le prime ad attuare nuove iniziative di lotta all’abbandono, come l’inserimento immediato di una foto dei cani smarriti presso l’anagrafe regionale e l’attivazione del servizio di sms, con il quale la polizia locale, al momento del ritrovamento, è in grado di comunicare al canile, quando presenti, i dati del cane e quindi permettere un immediato contratto con il proprietario”.

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