Tornado caduti, a Ghedi l’addio ai quattro piloti

Alle 11 i funerali degli avieri deceduti nello scontro aereo ad Ascoli Piceno. Il rito nell'aerobase bresciana, casa dei Diavoli Rossi.

(red.) Lunedì 1 settembre, al termine di una breve cerimonia nell’obitorio dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno, i feretri con le salme dei capitani Mariangela Valentini, Alessandro Dotto, Giuseppe Palminteri e Paolo Piero Franzese, i quattro avieri morti nello scontro aereo avvenuto nei cieli ascolani lo scorso 19 agosto, sono partiti alla volta dell’aeroporto di Falconara Da Falconara, in aereo, e quindi  trasferiti alla base dell’Aeronautica di Ghedi (Brescia) per la camera ardente allestita dalle 15. I funerali sono in programma per questo martedì 2 settembre alle 11, con un rito funebre aperto al pubblico, ma non alle telecamere.
Il vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole, ha benedetto le bare mentre i feretri sono stati portati uno a uno a spalla dalla camera mortuaria da sei avieri ed hanno ricevuto gli onori di un picchetto in alta uniforme.
Presenti alla cerimonia, fra gli altri, il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, il presidente della Provincia, Piero Celani, rappresentanti di tutte le forze armate, delle forze di polizia, dei vigili del fuoco della Croce rossa, della protezione civile, del Soccorso alpino. Tanti gli ascolani che sono voluti essere presenti per rendere l’ultimo saluto ai quattro piloti.
Ad accoglierli il picchetto d’onore, poi le salme sono state posizionate in uno degli hangar che per tanto tempo è stato parte della loro casa. Cancelli dell’aerobase aperti anche ai civili ai quali è stato permesso di varcare i confini della zona militare per salutare un’ultima volta i piloti. Tanti i militari in divisa, ma numerosissime anche le persone comuni che stanno partecipando in queste ore al lutto della famiglia dei Diavoli Rossi e dei parenti dei quattro avieri.
Sono state le mamme a incarnare la forza e lo strazio di questo momento, con la mamma di Alessandro Dotto che ha poggiato la mano sulla bara del figlio per un’ultima lunghissima carezza, la mamma di Mariangela Valentini con gli stessi occhi azzurri e lo stesso sguardo fiero della figlia che ha ricevuto gli abbracci delle soldatesse in divisa, la mamma di Paolo Franzese che si è chinata sul tricolore per abbracciare il figlio che l’ha resa nonna e la mamma di Giuseppe Palminteri con il rosario tra le mani.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.