Maroni: «Expo a rischio, governo si svegli»

Il governatore lombardo lancia l'allarme sul ritardo nei poteri al commissario Cantone. E il premier Renzi replica: «Lombardia pensi ai suoi errori».

(red.) «Il ritardo nei poteri a Cantone? Stendiamo un velo pietoso. E’ passato un mese da quando il premier Matteo Renzi è venuto a Milano e siamo ancora in attesa di questi poteri. Mi dicono che venerdì ci sarà un Consiglio dei ministri che farà questo decreto, attendiamo fiduciosi».
Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti a Palazzo Pirelli, al termine della seduta dei lavori del Consiglio regionale.
«Ribadisco che ogni giorno che passa – ha proseguito Maroni – è un giorno perso e, andando avanti così, se passano ancora questa settimana e la prossima, rischiamo di andare oltre il 30 di aprile senza aver completato le opere. Lo dico non avendo responsabilità diretta in questo, essendo la responsabilità del commissario di Governo, ma lo dico con preoccupazione, perché i tempi sono questi». «Ancora una volta – ha concluso il presidente – invito il Governo a darsi una mossa, altrimenti siamo qui bloccati: Expo è bloccata, il commissario è bloccato, i lavori sono bloccati. E francamente non trovo un motivo per cui questo nodo non venga sciolto».
E la replica del premier Matteo Renzi non si è fatta attendere: «La Lombardia rifletta sui propri errori». «No ai professionisti del pessimismo, siamo paese grande nonostante gli scandali che lo stanno investendo» ha poi aggiunto il presidente del Consiglio, che, da Shanghai dove si trova in visita in questi giorni, ha anche ribadito che «l’Expo di Milano deve essere l’occasione per l’Italia di raccontare se stessa» perché l’Italia «è più grande delle cose negative che vengono dette».

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