Ulivi: i principi dei giardini a primavera

Tra marzo e aprile i rami della pianta vengono sfoltiti e, tra la chioma sempreverde, ecco spuntare i primi fiorellini bianchi.

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(g.c.) In queste giornate sono iniziati, all’aperto, i lavori di potatura delle piante d’ulivo, mani esperte armate di cesoie svuotano l’interno dell’albero, sfoltiscono i rami, lasciando in mostra la sua nudità. Ed è proprio in questo momento che gli ulivi più vecchi ci appaiono maestosi e con i segni del tempo. Il tronco, negli anni, ha assunto delle forme contorte simili a sculture, che ci inducono a un senso di ammirazione e rispetto.
L’ulivo, pianta tipica mediterranea (nome scientifico Olea appartenente alla famiglia delle Oleacee) si è ambientata molto bene a ridosso dei nostri laghi, dove viene coltivato per la produzione del pregiato olio di oliva. Ma da anni è entrato nelle nostre case per decorare i giardini. Posizionato in pieno sole, può raggiungere grandi dimensioni; ha una crescita lenta per lo sviluppo del tronco, ma rigogliosa nella fitta chioma sempre verde con foglie verde-grigio argentee. La fioritura avviene in estate, ma passa quasi inosservata in quanto i fiori sono piccoli, riuniti a grappoli. La situazione cambia in autunno, quando si carica di olive di colore verde per diventare nere a completa maturazione.
L’ulivo vanta fin dall’antichità una ricca tradizione: nel mondo greco era considerato simbolo di sapienza, mentre nel Cristianesimo è il simbolo della “Pace”. Nella Bibbia si racconta che durante il diluvio Universale Noè fece uscire, per la seconda volta, una colomba per vedere se le acque si erano calmate. Verso sera il volatile tornò, portando nel becco un ramoscello d’olivo in segno di Benedizione Divina e di Pace.
L’estensione dell’acqua del Lago di Garda mitiga il clima della regione, dove alcune piante mediterranee trovano l’ambiente ideale per la loro crescita, come palme, olivi, limoni, oleandri e buganville. La costa est del Lago di Garda viene chiamata la Riviera degli ulivi, dove la pianta viene coltivato per la produzione dell’olio sino dai tempi dei romani. L’olio del Benaco, prodotto su tutto il territorio lacustre, è morbido e delicato, facilmente digeribile e con note fruttate. E’ indicato per i piatti di cucina locale con il pesce. Ed ora deliziamo il palato con qualche stuzzicheria condita dal prezioso olio extravergine di oliva del Garda.

Salsina “Salmoriglio”(ottima per condire pesce e le fresche insalate di stagione).
Uniamo in una ciotola dieci cucchiai di olio extravergine di oliva con quattro cucchiai di succo di limone e sei di acqua calda. Sbattiamo il tutto con una forchetta per qualche minuto, in modo che i componenti si amalgamino. Quindi, insaporiamo con un po’ di prezzemolo tritato, origano e sale. Mettiamo a scaldare la salsina a bagnomaria e rimescoliamo con delicatezza.

Una gustosa bruschetta primaverile. Prendiamo dei pomodorini tipo datterini, tagliamoli a pezzetti e mettiamoli in una ciotola. Aggiungiamo una manciata di foglie di basilico spezzettate con le mani (è importante per l’aroma che il basilico non vada a contatto con la lama del coltello, perché modifica il gusto), sale, pepe. Copriamo con abbondante olio extravergine di oliva. Lasciamo a riposare in frigorifero per qualche ora in modo che gli ingredienti uniscano i loro sapori. La bruschetta è buona calda, quindi, va preparata al momento. Scaldiamo le fette di pane fino ad abbrustolirle un po’, strofiniamole con uno spicchio d’aglio e condiamole con il nostro composto.

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