“Trenord in crisi, Maroni ci pensi”

Lo ha detto Dario Balotta (Legambiente): "A che serve acquistare nuovi treni, se il tasso di puntualità è crollato? Ogni giorno tagliato un centinaio di treni"

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(red.) «Più che continuare con la politica degli annunci dell’arrivo di pochi nuovi treni, sono gli stessi ordinativi che annunciava Formigoni, Maroni dovrebbe pensare seriamente a come fare uscire Trenord dalla crisi».
Così il responsabile trasporti di Legambiente Lombardia, Dario Balotta, che è tornato sul tema dei treni dei pendolari, che coinvolge anche migliaia di lavoratori e studenti della provincia di Brescia. «A che serve annunciare nuovi treni quando i tassi di puntualità di Trenord sono crollati? Ogni giorno vengono cancellati 90-100 treni per mancanza di personale mentre i convogli in circolazione viaggiano in condizioni pessime e con le revisioni scadute. Questa è la situazione di Trenord: un collasso permanente. Treni nuovi da inserire però in un servizio di qualità disastrosa. Oltretutto le risorse pubbliche trasferite alla società dei treni lombardi aumentano continuamente: i costi di gestione dopo la fusione crescono a velocità tale che i trasferimenti regionale non bastano mai».
Come ricorda Balotta, i pendolari devono lasciare a casa l’automobile, costretti dal traffico, dalla crisi economica e ambientale e Trenord non dà risposte ai viaggiatori attuali e neanche a quelli potenziali. «L’inchiesta sugli straordinari e la “Caporetto” della fine del 2002 avvenuta con l’introduzione del sistema gestionale goal rail sono la punta di un iceberg che potrebbe fare nuovi danni».

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