Si è discusso a tutto tondo dei mali bresciani quello che Fondra ha affrontato: Pcb, discariche, falde, acque, dissesto idrogeologico, clima. Ma è sul tema dell’ampliamento della Ori Martin che i tanti cittadini presenti hanno preteso risposte. I residenti si oppongono al nuovo avanzamento dei confini dell’acciaieria, dopo che dieci anni fa hanno già assistito a una progressione degli spazi dell’azienda verso la zona residenziale di via Razziche. Ma qualche ricetta Fondra sembra verla: «La soluzione potrebbe essere l’allargamento di via Canovetti a doppio senso e la realizzazione di una rotonda su via Oberdan, in modo che quanto è a servizio dell’acciaieria sia il meno impattante possibile sulla popolazione. Ma è una soluzione che costa e può essere messa in atto solo rivedendo il Pgt».
I residenti però sono contrari all’ipotesi, chiedendo conto degli impegni elettorali; è qui che l’assessore ha annunciato la scelta dell’Amministrazione: «Prima vengono le mitigazioni ambientali e solo dopo gli interventi urbanistici. È una trattativa aperta, non abbiamo ancora le soluzioni in mano, ma i paletti sono chiari». Per la Loggia, quindi, è prioritario investire nella cura delle cause degli eventi; per questo ieri in Giunta sono stati deliberati degli investimenti per le briglie della Val Fredda: «Iniziamo dalla Valle di Mompiano per difendere il territorio cittadino e poi avremo una migliore cura delle novanta griglie a valle».
Ori Martin, sul piatto soluzioni costose
Martedìl'assessore Gigi Fondra ha incontrato i cittadini di Brescia Nord alla sede locale del Pd. Si è parlato soprattutto dell'acciaieria e del suo ampliamento.