Ori Martin, si parla di urbanistica

Le rassicurazioni sul rispetto delle competenze dell’osservatorio. Fondra: «La materia urbanistica è garantita nelle modalità partecipative previste».

(red.) Il sito industriale bresciano Ori Martin, a San Bartolomeo, è stato al centro delle discussioni, nella giornata di martedì 14 gennaio, della Commissione congiunta Urbanistica ed Ecologica.
L’osservatorio è stato istituito il 26 novembre 2012 dal Consiglio Comunale, in seguito ad una petizione presentata dal Co.Di.S.A. di San Bartolomeo e dalla Commissione Lavori Pubblici e Ambiente.
Le funzioni svolte dall’osservatorio vanno dalla verifica dell’impatto ambientale al monitoraggio delle emissioni ambientali e del ciclo produttivo del sito, oltre alla valutazione delle segnalazioni dei cittadini bresciani e l’analisi dei riscontri dei monitoraggi stessi.
Nei documenti presentati da Marco Pozzi, presidente della commissione Ecologica, però, restano emarginati il riordino della viabilità e, in generale, la disciplina urbanistica. E qui starebbe il problema. In effetti, sarebbero previsti la razionalizzazione dell’accesso allo stabilimento, la realizzazione di parcheggi interni e il riconoscimento dei diritti edificatori dell’area.  Questi, però, saranno “trasferiti” ad altre superfici edificabili a fronte di operazioni di mitigazione dell’area in questione, a sud del complesso, che potrebbe essere adibita alla funzione di stoccaggio dei materiali.
Secondo quanto dichiarato dall’assessore all’ambiente Gianluigi Fondra, comunque, «la materia urbanistica è garantita nelle modalità partecipative previste».
Il presidente della commissione urbanistica, Aldo Boifava, ha sottolineato che tre incontri su quattro svoltisi durante l’anno appena passato, erano concentrati sull’atto di indirizzo «a contenuti prevalentemente urbanistici».
Per quanto riguarda i tempi previsti per le opere in questione, secondo l’assessore all’urbanistica Michela Tiboni «trattandosi di un piano di iniziativa privata, i tempi saranno in capo al proponente».

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