Ma nel momento in cui tornava al comando non depositava alcuna relazione sulla propria attività. L’accusa, sulla base delle testimonianze dei colleghi, che avevano fatto installare un dispositivo gps sull’auto per verificare gli spostamenti, ha parlato di almeno quattordici casi avvenuti nel 2011. L’interessato si era detto sempre innocente, pensando che fossero gli altri agenti di polizia a tramare alle sue spalle. Ma il giudice non ha accolto l’istanza di assoluzione e invece condannato il poliziotto.
Auto polizia per uso privato, condannato
Inflitti 3 anni ad Alessandro Mattanza, l'agente che nel 2011 avrebbe preso il mezzo di servizio più volte durante la notte per scopi personali.