Donna scomparsa, marito chiede di essere liberato

Quarto giorno di ricerche senza esito per trovare il corpo di Alloumi Souad tra i fiumi Oglio e Mella. Martedì al Riesame si valuterà la scarcerazione.

(red.) Venerdì 29 giugno è stato il quarto giorno di ricerche, ma senza esito, per trovare il corpo di Alloumi Souad, la 29enne marocchina scomparsa dalla casa bresciana di via Milano e che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata uccisa dal compagno e poi il corpo nascosto dallo stesso uomo, magari tra le campagne della bassa bresciana. In effetti, l’attenzione dei vigili del fuoco e dei carabinieri coordinati dalla procura di Brescia si sta concentrando sui fiumi Oglio e Mella dove vanno avanti le ricerche.

In particolare, la zona di interesse è quella compresa tra Seniga, dove abita e lavora il marito Abdelmjid El Biti, Pralboino e Ostiano, nel cremonese. Di fronte al fatto di non aver ottenuto risultati al momento nella ricerca del corpo della 29enne, ci sono invece degli sviluppi sul fronte investigativo e dal punto di vista dell’unico accusato.

L’avvocato Gianfranco Abate dell’uomo che si trova in carcere a Canton Mombello a Brescia dal 6 giugno – la scomparsa della donna risale alla notte tra il 3 e il 4 – ha chiesto al tribunale del Riesame di Brescia di rimettere in libertà il proprio assistito, visto che il corpo della donna non è stato ancora rinvenuto e lo stesso compagno continua a dirsi innocente. L’udienza per decidere sulla scarcerazione si terrà martedì 3 luglio.