E’ stato questo post pubblicato sulla pagina Facebook “Viva Desenzano” che ha scatenato una ridda di commenti e di polemiche nel capoluogo del Garda, al centro di una querelle per non avere concesso alla associazione no profit, nata in ricordo di Emanuele Ghidini, l’adolescente bresciano annegato nel Naviglio a Gavardo, lo spazio sul lungolago per pubblicizzare le iniziative dell’associazione. La motivazione? «Manifestazioni concomitanti» si legge nel testo della lettera del Municipio.
La richiesta della onlus risale a tre mesi fa, ma la notizia del diniego è emersa solamente ora e si è trasmessa come un virus sul web, suscitando indignazione e vibranti proteste all’indirizzo dell’amministrazione desenzanese che, da parte sua, ha spiegato che, alla priam richiesta, non ne sono seguite altre, nemmeno per proporre un cambio data della raccolta fondi.
Desenzano, niente gazebo per Emanuele
Il Comune ha respinto la richiesta della onlus intitolata al 16enne morto a Gavardo di uno spazio per la raccolta fondi. E su Facebook.è polemica.