Intanto i tasselli si compongono in un puzzle che, man mano, vuole dare una forma nuova a Brescia.
Tra i progetti quello di un polo socio-sanitario nella zona sud est della città, ovvero alla Poliambulanza, l’Urban center alla Crocera di San Luca (ma qui i soldi dovranno metterli i privati, come ha ricordato l’assessore Paola Vilardi) sei nuove palestre, praticamente in ogni Circoscrizione (zona stadio, ex Enel, istituto magistrale di via Bonini, a Campo Marte, in via Milano e a Sanpolino), una sala di lettura in largo Formentone e al campus universitario, recupero delle sedi scolastiche (con la “Moretto” via dall’attuale sede di via Apollonnio l’immobile potrà essere convertito ad una destinazione mistra di residenze e negozi), mantenimento di un presidio ospedaliero in centro (ampliamento dei Pilastroni), il ‘no’ già ribadito alla realizzazione di nuove moschee e il nodo Musil (Museo dell’industria e del lavoro) per il quale, individuata l’area che lo potrebbe ospitare, la struttura è in realtà ancora ben lontano da vedere una reale concretizzazione.
A ciò si aggiungono i parcheggi scambiatori, la Sede unica degli uffici comunali e il Parco dello sport.
Tutto quanto preventivato nel Piano dei servizi che costituisce un capitolo del Pgt in fase di discussione e, anche, di eventuale integrazione.
Polo sanitario alla Poliambulanza
Nel Piano dei servizi del Pgt previsto l'ampliamento del presidio ospedaliero nella zona sud-est. Ma anche L'Urban Center alla Crocera di S. Luca, scuole, palestre e (anche) il Musil.