L’amministrazione comunale ha proposto come soluzione allo sfratto, secondo quanto riportano il Comitato provinciale contro gli sfratti e l’Associaizone Diritti per tutti, “la divisione della famiglia: madre e figlia in housing sociale e padre che si doveva arrangiare, una scelta disumana ed inaccettabile”.
Una quarantina di attivisti ha bloccato lo sfratto, costringendo l’ufficiale a rinviare al prossimo 25 gennaio il provvediemnto e il comune ad impegnarsi per trovare una soluzione.
“Il corpo a corpo con la crisi”, prosgeue la nota degli attivisti, “prosegue senza sosta, per ottenere una sospensione degli sfratti e politiche abitative per garantire il diritto alla casa per tutti. Mercoledì sono già stati fissati tre picchetti a Brescia (in via Revere 22 a San Polo), a Coccaglio (in Via Gramsci 13) ed a Ponte Zanano di Sarezzo (in via Petrarca 173, sopra l’Italmark). Anche in questo caso, viene spiegato, le famiglie sono vittime della morosità incolpevole ed hanno bambini piccoli.