“Un bel regalo”, si legge in una nota di Radio Onda d’urto, “per dimostrare a Khadija che in questo mondo, nel quale si è appena affacciata, c’è anche umanità e non solo barbarie”. L’ufficiale giudiziario ha rinviato l’esecuzione dello sfratto esecutivo al prossimo 27 settembre. “Ora”, viene spiegato, “si avvierà la trattativa con la giunta di Orzivecchi, dove abita la famiglia, per trovare una soluzione dignitosa con il passaggio da casa a casa.
La storia del papà, Hicham El Katiri, è quella di un lavoratore arrivato nel 2005 dal Marocco per migliorare la propria condizione materiale: cinque anni continuativi di occupazione come muratore nell’edilizia, poi la crisi ed il licenziamento per mancanza di lavoro: il sussidio di disoccupazione e poi nulla. Per sei anni l’affitto pagato regolarmente e poi la morosità incolpevole e lo sfratto.
Una storia comune a tanti altri immigrati e lavoratori italiani, come testimoniano episodi simili già avvenuti nella nostra provincia nelle scorse settimane.