Dopo sei anni i volontari bresciani sono tornati ad Amatrice

Dalla nostra provincia alle zone del sisma del 2016 una delegazione di 15 persone: il Gruppo cinofili Leonessa, la Protezione Civile di Palazzolo e di Travagliato, amministratori di Concesio e un dirigente della Millenium di pallavolo.

Amatrice. Quello della ricostruzione dei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 è un tema che ci interroga tutti, lo fa oramai da sei anni, ma le risposte non sono purtroppo soddisfacenti. Nelle scorse settimane è stato presentato l’ultimo rapporto della struttura commissariale: i numeri elaborati raccontano di una situazione in costante miglioramento, con tempi di approvazione e realizzazione degli interventi sempre più brevi. La semplificazione delle procedure e il reperimento di nuovi fondi per affrontare le crisi che si stanno nel frattempo presentando sembrano gli ingredienti fondamentali del successo raggiunto di questi ultimi tre anni e mezzo.

Protezione Civile Palazzolo Volontari Travagliato Cinofili Brescia visita Amatrice

Se ne sono voluti rendere conto sabato 3 settembre, i volontari del bresciano che sei anni orsono furono tra i primi ad accorrere ad Amatrice, Accumoli, Arquata. Della delegazione, proveniente da l’Aquila e Paganica dove hanno incontrato amministratori e cittadini nel ricordo anche dell’ aiuto dato nel 2009 in occasione del precedente sisma, facevano parte: Il Gruppo cinofili Leonessa di Brescia, la Protezione Civile di Palazzolo sull’Oglio, il Gruppo volontari della Protezione Civile di Travagliato, presenti anche amministratori di Concesio e il dirigente della squadra di serie A2 di pallavolo Millenium Brescia (che ha fornito uno dei mezzi per questa trasferta), Paolo Biasin.

Gruppo cinofili Leonessa Protezione Civile Palazzolo Volontari Travagliato Cinofili Brescia visita Amatrice

Artefice di questo incontro, Silvana Dusi del Cinofili Brescia che ha raccolto tutti insieme come quando nel 2016 accorsero nelle terre tra Amatrice ed Arquata. Un presidio di sicurezza in occasione di eventi emergenziali quello dei bresciani, molto apprezzato dai cittadini di Amatrice. ”Il lavoro cominciò presto”, ricorda Silvana Dusi dopo aver parlato al telefono con l’allora sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, “pochi minuti dopo le 8. A meno di mezz’ora dalla devastante scossa di terremoto da 6.5 gradi della scala Richter in Centro Italia: la più forte mai scatenatasi dal 1980 in tutta la Penisola. Ad attivare i volontari bresciani è stata la chiamata del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Tenetevi pronti – hanno detto – potrebbero servire uomini e cani”.

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La delegazione composta da 15 volontari con un furgone predisposto per questi eventi, un fuoristrada e un pulmino, è arrivata ad Amatrice accolta proprio da colui che i bresciani volevano rivedere: Sergio Pirozzi, ora consigliere regionale e responsabile nazionale del dipartimento Eventi Emergenziali e Protezione Civile della Lega. Un forte abbraccio a tutti, una enorme commozione ha percorso gli attimi prima che tutti insieme facessero da contorno a un incontro all’ interno del Parco Don Minozzi di Amatrice dove Pirozzi, forte della sua esperienza in temi del genere, ha dato una visione di come affrontare tali situazioni e come affrettare la ricostruzione. ”Altrimenti”, ha detto, “queste terre soffriranno dello spopolamento e questo non possiamo permetterlo”.

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”A 1885 giorni da quella terribile scossa”, ha ricordato Pirozzi ai volontari bresciani, “la ricostruzione è ancora ferma e il centro italia è diventato il più grande cantiere d’Europa, ma in gran parte ancora ai blocchi di partenza”. Pirozzi ha poi spiegato alla delegazione la sua legge approvata in consiglio regionale Lazio, (dopo l’altra precedente, quella chiamata ”Legge Pirozzi” proprio riguardo la ricostruzione), ovvero l’introduzione di centri polifunzionali di prossimità ”uno strumento che può far fare un salto di qualità al sistema della protezione civile regionale ma anche nazionale, mettendolo in grado di rispondere con maggior efficacia per avere una organizzazione capillare e permanente in tutte le zone rosse”.

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