Femminicidi, nel 2021 tre vittime nel bresciano

A Brescia e provincia hanno perso la vita, per mano di compagni ed ex mariti, Shegushe Paeshti, Giuseppina Di Luca e Elena Casanova. Due i processi in corso per altrettanti omicidi avvenuti nell'anno precedente.

(red.) Si chiude un anno difficile, sotto diversi punti di vista, dominato, ancora, dalla pandemia e dalle ripercussioni sulla vita economica e sociale e si chiudono 12 mesi in cui la piaga dei femminicidi ha continuato a farsi sentire, con un pesante tributo di vittime anche nel Bresciano.
Dall’inizio dell’anno, in Italia, sono stati registrati 289 omicidi, con 116 vittime donne di cui 100 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 68 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner.
I dati, contenuti nell’aggiornamento settimanale del report sugli omicidi volontari curato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale, riferiscono che, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si nota un lieve incremento (+1%) nel numero totale degli eventi (da 285 a 289), mentre restano stazionarie le vittime di genere femminile (116).

Leggera diminuzione invece (-2%) sia per i delitti commessi in ambito familiare o affettivo, che passano da 147 a 144, sia per le relative vittime donne che, da 101 nel periodo primo gennaio-26 dicembre 2020, scendono a 100 nell’analogo periodo dell’anno in corso. Invariato il numero delle donne vittime del partner o ex partner (66).
Tra il 20 e il 26 dicembre 2021 risultano essere stati commessi 5 omicidi: l’ultima vittima donna in ordine di tempo è la 60enne originaria dell’Est Europa uccisa a coltellate a Gradara, nel Pesarese. Fermato il pensionato convivente di 80 anni che l’avrebbe accoltellata per gelosia.

A Brescia e provincia sono state tre le donne cadute per mano dei propri (ex) compagni o mariti: tra l’11 e il 12 agosto scorso, Shegushe Paeshti, 55 anni, è stata strangolata in casa dal marito Shkelqim Bedeli, che si è poi tolto la vita, motivando il drammatico gesto in due lettere lasciate in casa.

Zsuzsanna Mailat - Gianluca Lupi - Femminicidio a Milzano marito sarà interrogato in carcere

Un mese dopo, il 13 settembre, Giuseppina Di Luca, 46 anni, è stata uccisa ad Agnosine, sulle scale della nuova abitazione in cui era da poco andata a vivere, dal marito Paolo Vecchia, 52 anni, che l’ha ripetutamente colpita con un coltello a serramanico e un pugnale. L’uomo è poi andato a consegnarsi ai carabinieri di Sabbio Chiese, il paese in cui aveva vissuto per 26 anni con Giuseppina, prima della separazione, avvenuta solo qualche mese precedente.
femminicidio Agnosine

Elena Casanova, 49enne di Castegnato, il 20 ottobre, è stata massacrata a martellate davanti alla sua abitazione dall’ex Ezio Galesi, con cui aveva chiuso la relazione un anno prima.

E nel corso dell’anno che volge al termine si è concluso anche il processo di primo grado a carico di Gianluca Lupi, 41enne di Milzano che, l’8 maggio del 2020 uccise a coltellate la moglie Zsuzsanna Mailat, “Susy”, 39 anni, da cui aveva avuto tre figli e da cui si stava separando.

Zsuzsanna Mailat Femminicidio a Milzano marito sarà interrogato in carcere

Un altro procedimento giudiziario è stato avviato nei confronti del 60enne Kadrus Berisa, 60enne accusato dell’omicidio volontario e dell’occultamento di cadavere di Viktoriia Vovkotrub, 42 anni, di professione badante, sparita il 5 novembre 2020, con cui aveva intrecciato una tormentata relazione.
Viktoriia Vovkotrub Kadrus Berisa badante scomparsa magistrato dispone autopsia

Dopo una settimana di ricerche, il corpo senza vita della donna viene ritrovato in una fossa scavata dentro una ex bocciofila, in via Divisione Acqui a Brescia.
L’uomo, unico imputato nel delitto della badante, ha ammesso le proprie responsabilità in tribunale lo scorso settembre. Il 60enne è accusato anche di stalking. E’ stata chiesta una perizia psichiatrica per conoscere se fosse in grado di intendere e di volere al momento del delitto.

 

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