Violenza di genere, 157 casi in due anni a Brescia

Dati diffusi dal procuratore generale Dell'Osso per il distretto che gestisce. E su Mootaz Chaanbi, arrestato in Tunisia, ora si attende la Cassazione.

(red.) A livello giudiziario e di indagine, la prima emergenza che coinvolge la provincia di Brescia e il resto del distretto riguarda la violenza di genere, che sfocia troppo spesso in episodi di femminicidio. E su questo fronte i dati diffusi ieri, mercoledì 6 febbraio, dal procuratore generale di Brescia Pier Luigi Maria Dell’Osso sono preoccupanti. Negli ultimi due anni ci sono stati 157 casi di violenze. In questo ambito un occhio di riguardo è andato anche a cosa succederà a Mootaz Chaanbi, l’uomo arrestato nei giorni scorsi in Tunisia per aver ucciso a coltellate nel settembre del 2014 la compagna Daniela Bani.

E’ l’ultimo caso e tra i più recenti di femminicidi che hanno coinvolto il territorio bresciano. Quale sarà il suo destino dopo l’arresto? Il procuratore generale fa sapere che si deve attendere la sentenza della Corte di Cassazione che dovrebbe arrivare a settembre. E nel caso in cui si dovessero confermare i 30 anni di reclusione già stabiliti in primo e secondo grado, la mossa passerà alla Tunisia.

Quindi, un possibile nuovo processo nel Paese nordafricano ma sulle basi delle indagini condotte in Italia, oppure il riconoscere l’ultima sentenza italiana per far scontare il carcere proprio in Tunisia. Questo, perché si ritiene poco probabile che il Paese autorizzi l’estradizione per un proprio cittadino.

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