Omicidio Palazzolo, «denunciare le violenze»

E' l'appello dell'assessore regionale Paola Bulbarelli alle donne vittime di soprusi. «In Lombardia 21 centri antiviolenza, altri 23 entro fine legislatura».

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(red.) «Le donne abbiano il coraggio di gridare il loro dolore e denunciare i loro aguzzini. Molte di loro non denunciano per difendere i figlio o per vergogna. E questo è inaccettabile. E’ ora di dire basta. Si rivolgano in forma assolutamente anonima ad uno dei 21 centri antiviolenza presenti in Lombardia, dove saranno accolte da personale qualificato e competente. Vogliamo aprirne altri 23 entro la fine della legislatura, con almeno un centro in ogni provincia».
Così Paola Bulbarelli, assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità, dopo l’omicidio di Daniela Banni a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia.
«Il femminicidio rappresenta un’emergenza attuale e drammatica. Occorre mettere in campo azioni incisive e drastiche. Regione Lombardia da tempo sta facendo la sua parte. Nel biennio 2013-2014 abbiamo stanziato 2 milioni di euro, dei quali 1 milione e 700 mila euro per rafforzare i centri antiviolenza e le case rifugio. I restanti 300 mila euro sono utilizzati per la nascita dell’Osservatorio Regionale Antiviolenza, un sistema informatico che permetterà di monitorare il fenomeno della violenza sulle donne, per l’allestimento dei corsi dedicati agli avvocati che hanno a che fare con questa tematica e per la formazione degli operatori che vengono quotidianamente a contatto con le vittime, dai medici agli psicologi, dagli assistenti sociali alle Forze dell’ordine».
«Chiedo ancora una volta al presidente del Consiglio Matteo Renzi di prevedere l’istituzione di un Ministero per le Pari Opportunità». «L’assenza di un Ministero ad hoc – prosegue Bulbarelli – non permette alle Regioni di dar vita a strategie condivise in tema di contrasto alla violenza sulle donne».
«Le donne che hanno subito maltrattamenti – continua Bulbarelli – sono 9.931 di nazionalità italiana e 3.824 straniera. I casi di violenza diretta sui figli sono stati 2.675 e 10.061 i minori coinvolti». I numeri, dunque, parlano chiaro: «secondo gli ultimi dati disponibili tra il 2009 e il 2013 sono state 13.755 le donne che si sono recate in uno dei 16 centri antiviolenza attivi in Lombardia. Si sono verificati: 8.388 casi di maltrattamento fisico; 2.403 di violenza assistita; 1.483 di stalking; 10.035 di violenza psicologica; 3.651 di tipo economico».

 

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