Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Caty Bressanelli, erano partite nell’ottobre del 2019 dopo un forte aumento di decessi conseguenti all’abuso di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina. In quell’occasione si era mossa la questura di Brescia dopo che una donna aveva segnalato la presenza di due involucri di droga e un cellulare nei pressi di via Milano, evidenziando che, poco prima, sul posto si era riversata una folla intenta a soccorrere un africano, riverso a terra sanguinante al volto. Da lì era partita un’indagine portando a scoprire una fiorente attività di smercio a favore di un gruppo di tossicodipendenti, provenienti anche da altre province.
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