Sarezzo, Stefano Benni in teatro

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(red.) Ancora disponibili i biglietti per lo spettacolo, nell’ambito della rassegna Proposta ‘14,  Il poeta e Mary, che vede impegnato sulla  scena un insolito e sorprendente Stefano Benni.
Si tratta di un atto unico comico-musicale, scritto e diretto dallo stesso  Benni, dove due attori e due musicisti recitano, cantano, suonano, ballano in un ironico e scatenato scambio di ruoli e di invenzioni. Il poeta è per l’appunto Stefano Benni, che oltre a recitare si diverte a cantare e a tener testa nelle danze alla  scatenata merla. La merla è Brenda Lodigiani, conosciuta in televisione, ma alla sua prima importante esperienza  teatrale, ballerina, cantante, ma stavolta anche attrice comica e seducente. Danilo Rossi, prima viola della Scala, è un merlo romagnolo e piacione che dedica serenate a Mary. Stefano Nanni, mago delle tastiere, diventa cornacchione e pettirosso, inventando canzoni ironiche e serissime digressioni musicali.
Lo spettacolo è una riflessione sulla poesia e  sul rapporto con la natura e le sue forze più armoniose e oscure, ed è anche una paradossale storia di amicizia, o di amore, di fantasmi e di animali parlanti. Questa la trama: il poeta Jack, un po’ trombone e presuntuoso, ha perso il suo talento e non riesce più a scrivere. Riceve la visita di una misteriosa creatura, una merla di nome Mary che canta, danza e inizia a provocarlo e prenderlo in giro. Forse è la voce della natura armoniosa, forse una dolce messaggera di morte. I due si beccano, litigano, discutono dell’arte, del destino e della crudeltà degli uomini verso gli animali, tutto al ritmo di musica, dalla lirica al rap, dal vaudeville al brano classico. Alla fine la merla decide di volare in cerca dell’amore e lascia il poeta solo.
Ma tornerà per convincerlo che amare, sognare e volare è bello, anche se rischioso. Il poeta metterà le ali anche lui, non si sa se verso la fine della vita o qualche misteriosa felicità. In sostanza, come afferma lo stesso Benni, è un discorso sulla passione: passione amorosa, passione della varietà del mondo e delle sue creature, passione delle idee e dell’arte in ogni forma. Con questo spettacolo lo scrittore, tra i più amati e imprevedibili della nostra letteratura, dichiara il suo amore per il teatro, che al contrario della scrittura non è un atto solitario ma è un qualcosa che “si può e si deve fare insieme agli altri.
L’appuntamento è per venerdì 28 marzo, alle 21, al teatro San Faustino di via San Faustino di Sarezzo, nella provincia di Brescia. Ingresso 15 euro.

 

 

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