A Cervera una giornata per i caduti per la libertà

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(red.) Ferragosto, solennità religiosa dell’Assunzione della Vergine, festa popolare di origine romana per celebrare la fine dei lavori agricoli.
Una festa dedicata al segnale di un tempo che sta per finire, appunto l’estate. Una festa per non dimenticare. Proprio con questo intento -imprimere nella memoria momenti significativi della vita e della storia- ogni anno, in Cervera, località di Darfo Boario Terme (provincia di Brescia) a 1.200mt slm, presso la chiesetta del Cristo, di cui quest’anno ricorre il 25° di costruzione, il Gruppo Alpini di Fucine, organizza una giornata dedicata al ricordo degli amici che non ci sono più. «Quest’anno, l’amministrazione comunale», afferma Riccardo Bonù, Presidente del Consiglio Comunale della città, «ha inteso valorizzare la manifestazione con la deposizione di una corona d’alloro ad un cippo dedicato ai caduti per la libertà, qui rappresentati da Filippo Cotti Piccinelli caduto in Russia, Domenico Chiudinelli che ha lasciato la sua vita nei campi di concentramento e Francesco Spagnoli barbaramente trucidato proprio in Cervera dai fascisti».
Un percorso nella memoria, quindi, che significa non solo ricordare, ma celebrare la dedizione di chi, silenziosamente, è giunto anche all’estremo sacrificio, quello della vita a favore della libertà di cui oggi tutti noi godiamo. La nostra storia è ricca di questi gesti nobili di generosità. Atti grandi e piccoli, come quello della signora Angela Savoldelli, classe 1918, che nel settembre del 1943, all’indomani dell’armistizio e del rovesciamento del fronte militare, aiutò nella fuga, due soldati inglesi scappati dal campo di prigionia di Plemo. Un episodio come tanti, che, però, è stato riportato alla luce grazie alla viva riconoscenza di Trevor, figlio di uno di questi due soldati, Joseph Smallman.
Da anni, infatti, Trevor Smallman si sta dedicando alla ricostruzione delle fasi della fuga del padre ed alla ricerca delle donne che lo aiutarono soccorrendolo e permettendogli di proseguire il suo viaggio verso la patria e la libertà. Giovedì 15 agosto Smallman sarà in Cervera per ringraziare, ancora una volta, la generosità e la solidarietà umana che riuscirono ad esprimersi anche in un clima tanto ostile come quello del 1943. «E’ bello pensare che la storia sia il risultato di una serie di piccoli e grandi gesti compiuti dalla gente più semplice, da persone come Angela Savoldelli, dai caduti, da chi è stato internato, da tanti nostri concittadini», conclude Bonù, «deponendo questo alloro riconosciamo a questi atti, che scaturiscono dal cuore, il valore di grandi gesta, le stesse che hanno fatto grande la nostra Italia».

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