Al Nuovo Eden la rassegna “Music Legends”

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(red.) Prende il via giovedì 4 luglio alle 21,30 “Music Legends”, la Rassegna Estiva del Nuovo Eden di Brescia,dedicata alle leggende della musica. Prima tappa del nostro viaggio cinematografico attraverso la storia del rock sarà con un documentario che ci porterà dritto negli ultimi anni di vita del mito John Lennon, artista, pacifista, “nemico pubblico”.
“Usa vs Jhon lennon” è il documentario che, attraverso immagini inedite, documenti e nuove sorprendenti rivelazioni racconta la magia di un uomo, che da icona musicale divenne simbolo universale di pace: John Lennon.  Uno sguardo alla trasformazione di John Lennon da musicista adorato dalle masse ad attivista pacifista, fino a icona ispiratrice di pace, che getta luce anche sui veri motivi e modi in cui il governo Usa tentò di metterlo a tacere.
A 33 anni dalla scomparsa di John Lennon la sua voce è ancora capace di smuovere animi e coscienze, il suo messaggio di pace e amore contro la guerra ha messo radici in diverse generazioni, e il documentario che svela ‘perché gli Stati Uniti d’America degli anni 70 avevano paura dell’uomo che cantava Imagine.
«Hanno provato a uccidere John, ma non ci sono riusciti, perché il suo messaggio è ancora vivo». A dirlo è Yoko Ono, nel documentario di David Leaf e John Scheinfeld, creato con la collaborazione della vedova dell’ex Beatle che ha fornito molto materiale.
Realizzato nel 2006 e in quell’anno proiettato alla Mostra di Venezia, il film documenta la trasformazione di John Lennon da musicista adorato dalle masse ad attivista pacifista, fino a icona ispiratrice di pace, gettando luce sui veri motivi e modi in cui il governo Usa tentò di metterlo a tacere mentre era in corso di svolgimento la guerra del Vietnam. Novantanove minuti di musica, testimonianze, immagini inedite, per tornare al periodo, dalla fine degli anni ’60, dell’impegno politico più in prima linea dell’ex Beatle, ucciso nel 1980 da uno squilibrato, Mark Chapman. “U.S.A. vs John Lennon” propone immagini inedite e nuove sorprendenti rivelazioni, mescolando materiale d’archivio e interviste a parenti, amici e collaboratori di Lennon, oltre che ad autorevoli opinionisti (Noam Chomsky, Mario Cuomo, Gore Vidal, tra gli altri), il tutto inframmezzato dalle esibizioni dal vivo del leader dei Beatles. Nella colonna sonora spiccano Working Class Hero, The Ballad of John and Yoko, Give Peace a Chance, Imagine.
Uno degli aspetti più interessanti che emergono è l’uso consapevole e coerente da parte di John Lennon del suo stesso mito, al fine di veicolare un messaggio di pace. Prima di approdare a Venezia, il documentario era stato a suo tempo preceduto dal successo in vari festival e da molte polemiche negli Usa, dove alcuni commentatori l’avevano trovato troppo sbilanciato politicamente. Un percorso, quello del film, che in stretto rigore cronologico punta a far scoprire soprattutto i tanti aspetti della guerra sotterranea e implacabile scatenata contro Lennon dall’amministrazione Nixon, nell’America degli anni del Vietnam. Insomma un salto all’indietro nel tempo in un Paese diviso fra il sostegno sempre meno convinto al conflitto e le proteste dei giovani in piazza, orchestrato dalle immagini, provenienti da circa una quarantina di fonti (tra cui gli archivi delle emittenti ABC e CBS, e dell’Università del Sud Carolina) e da una trentina di intervistati. L’ingresso di Lennon nel mito, ricordano David Leaf e John Scheinfeld, è segnata dai quattro colpi di pistola che l’8 dicembre 1980 spara contro di lui Mark Chapman e dalle immagini di lutto di un’intera generazione.
Un viaggio nelle vicende di un uomo scomodo, del leader suadente, e dell’icona più amata dei Beatles, da vivere di nuovo sul grande schermo
David Leaf, regista del docu-film: «È sempre molto importante parlare dei grandi artisti e della pace. Nel mondo di oggi bisogna ricordare alla gente che ci sono stati personaggi che hanno parlato chiaramente a chi stava al potere, che hanno messo in pericolo la loro incolumità per una causa politica e civile. Noi volevamo rivolgerci soprattutto a chi ha meno di 40 anni, a tutte quelle persone che non hanno potuto essere testimoni degli eventi di cui Lennon fu protagonista. Molta gente sa solo che John era uno dei Beatles e magari conosce Imagine perché l’ha cantata nel coro della scuola. Ma Lennon è un artista-attivista contemporaneo, perseguitato come quelli che oggi si schierano contro tutte le guerre. Non a caso noi volevamo fare questo film dagli anni 90, ma non abbiamo mai trovato finanziatori».
«C’è qualcosa che non avevo compreso quando ero troppo giovane. John era veramente coraggioso, ha distrutto deliberatamente il mito dei Beatles per farsi una vita sua, ha utilizzato la sua celebrità in favore della pace. Quello che ha fatto è unico, lo è stato e lo è tuttora. Lo ammiro profondamente perché malgrado le intimidazioni ha affrontato il potere. In un’epoca di guerra, in cui si viveva nella paura, lui ha combattuto per la pace senza alcun timore. Era un uomo che non voleva perdere neanche le piccole battaglie verbali, e molte cose le ho capite parlando con Yoko. Erano la coppia più famosa del mondo, non avevano nulla da guadagnare con questa battaglia: per questo sono stati unici, infinitamente coraggiosi».
Il film è in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
La rassegna proseguirà con due importanti anteprime per Brescia: giovedì 11 luglio alle ore 21.30 Searching for sugar man, il film vincitore del premio Oscar 2013 come Miglior Documentario e giovedì 18 luglio sempre alle ore 21.30 con Fedele alla linea –Giovanni Lindo Ferretti, il poliedrico, irrequieto, anticonformista musicista emiliano, ex C.C.C.P., C.S.I e P.G.R che ha segnato la musica italiana degli anni ’80 e ’90.
Il costo del biglietto per gli spettacoli della Rassegna Music Legends è di 3,00 euro.
E’ possibile prenotare per telefono senza costi aggiuntivi chiamando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30 il numero 030.8379404. Info: info@nuovoeden.it; www.nuovoeden.it

 

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