Alla Casa del Popolo il libro “Non so se Don Lorenzo”

Più informazioni su

(red.) Venerdì 17 maggio, alle 18, presso la Casa del Popolo”Euplo Natali”, in via Risorgimento 18, a Brescia, il Circolo Arci Colori e Sapori e il “gruppo Don Milani” di Brescia presentano il libro “Non so se Don Lorenzo”, di Adele Corradi, Feltrinelli Editore. Ne parleranno l’autrice Adele Corradi, Marina Renzi, insegnante, e Piergiorgio Todeschini, del Gruppo Don Milani di Brescia. Ingresso libero.  Per chi volesse fermarsi a cena prenotare al 3661548895.
Don Lorenzo: ovvero don Lorenzo Milani, il parroco di Barbiana. Nel minuscolo paesino nel Mugello  egli  iniziò il primo tentativo di scuola a tempo pieno, espressamente rivolto alle classi popolari, dove, tra le altre cose, sperimentò il metodo della scrittura collettiva.
La sua scuola era alloggiata in un paio di stanze della canonica annessa alla piccola chiesa di Barbiana, con il bel tempo si faceva scuola all’aperto,  sotto il pergolato. La scuola di Barbiana era un vero e proprio collettivo dove si lavorava tutti insieme e la regola principale era che chi sapeva di più aiutava e sosteneva chi sapeva di meno, 365 giorni all’anno.
Prodotto  fondamentale della scuola di Barbiana fu  Lettera a una professoressa (maggio 1967), in cui i ragazzi della scuola (insieme a Don Milani) denunciavano il sistema scolastico e il metodo didattico che favoriva l’istruzione delle classi dominanti, lasciando la piaga dell’ignoranza e dell’analfabetismo in gran parte del paese. La Lettera a una professoressa fu scritta negli anni della malattia di don Milani,  diventando ben presto uno dei moniti del movimento studentesco del ’68, così come “L’obbedienza non è più una virtù” si era fatto inno dell’obiezione di coscienza. Ora Adele Corradi, classe 1924, unica insegnante ammessa da don Milani alla scuola di Barbiana, ha scritto un libro intenso, vero, asciutto, sulla sua esperienza. Non si tratta di un saggio organico, bensì di frammenti di vita, scampoli di memoria, ricordi lasciati affiorare liberamente fra la linea della mente e quella del cuore. Le pagine restituiscono un ritratto per certi aspetti inedito di don Lorenzo, uomo di ruvida bontà e luminosa intelligenza.

 

 

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.