Al Cinema Eden la rassegna “Il Cinema e Dio”

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(red.) Da giovedì 31 gennaio per 4 giovedì al Nuovo Eden, si svolgerà la terza edizione della rassegna “Il Cinema e Dio”, rassegna nata all’interno di USMI – CISM E CIIS, le commissioni diocesane relative alla Vita Consacrata fortemente voluta, ideata e realizzata da frate Giancarlo Paris.
La rassegna è realizzata in collaborazione con il Nuovo Eden e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Brescia.
L’iniziativa è nata all’interno delle commissioni diocesane relative alla Vita Consacrata. Dopo un primo appuntamento due anni fa con la proiezione del film Uomini di Dio, incoraggiati dal successo della proposta, la commissione ha pensato a quattro date con quattro film, diversi tra loro ma accomunati dalla domanda su Dio. Tutti gli appuntamenti dell’anno scorso hanno registrato una grandissima affluenza di pubblico ed un grandissimo interesse, e in virtù di questo successo, si è deciso di proseguire anche per il 2013.
Le scelte dei film di quest’anno sono ancora più ambiziose, ma è sembrata una giusta evoluzione. Si tratta di film d’autore e i primi tre in calendario verranno proposti in versione originale restaurata.
Tutte le proiezioni saranno accompagnate da una introduzione e da un commento a cura di Frate Giancarlo Paris e in occasione del primo appuntamento, giovedì 31 gennaio, dedicato al film Lo Specchio di Andrej Tarkowskij, sarà presente in sala la professoressa Simonetta Salvestroni docente del Dipartimento di Filologie e Letterature moderne dell’Università di Cagliari e autrice di libri su Dostoevskij, Pasternak, e sul cinema di Dreyer e Tarkovskij.L’ingresso a tutte le proiezioni è libero sino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per informazioni: Nuovo Eden Via Nino Bixio, 9 Tel 030 8379403/404; www.nuovoeden.it; info@nuovoeden.it
Questo il calendario della rassegna: giovedì 31 gennaio ore 20.45 (ore 20.30 introduzione a cura di Simonetta Salvestroni) “Lo specchio”, di A. Tarkowskij Con Margarita Terekhova, Anatolij Solonitsyn, Alla Demidovagenere: drammatico. Durata: 105′ RUSSIA 1975. Aleksej è inchiodato a letto da un male misterioso, e ha modo di fare un bilancio della sua vita, di ripensarla a partire dall’infanzia, mescolando la realtà con l’immaginazione. Le estati passate in campagna, quando suo padre aveva già abbandonato sua madre; l’incendio nel fienile; il lavoro della madre in tipografia. E poi, gli avvenimenti della seconda guerra mondiale e i colloqui con Natalia, l’ex moglie da cui ha avuto il figlio Ignat.Autobiografia lirica, inno alla madre-sposa, alla madre-terra.
“Nello Specchio ho deciso di affrontare per la prima volta nel cinema ciò che per me è più importante e più sacro, senza sotterfugi”.
Giovedì 7 febbraio alle 20.45 “Breve film sull’amore”, di K. Kieslowski con: Grazyna Szapolowska, Olaf Lubaszenko, Stefania Iwinskagenere: drammatico. Durata: 93′ Polonia 1988. Il giovane Tomek si è preso una cotta tremenda per Magda, una sua dirimpettaia più matura di lui. La spia, soffre vedendola incontrare degli uomini, la chiama al telefono senza avere il coraggio di dirle una parola. Quando riesce a confessarle i suoi sentimenti, Magda lo deride e lo umilia. Solo dopo che Tomek tenta il suicidio, Magda lo prende sul serio. Un capolavoro di indagine sui sentimenti, lo sguardo e la solitudine.
Giovedì 14 febbraio ore 20.45 è la volta di “Diario di un parroco di campagna”, di R. Bresson con: Claude Laylu, Armand Guibert, Marie-Monique Arkell,genere: drammatico. Durata: 110′ Francia 1950. Un giovane sacerdote, dalla salute cagionevole, viene mandato nella parrocchia di Ambricourt, un piccolo villaggio di provincia. Il parroco tiene un diario su cui annota ogni giorno «gli umili e insignificanti segreti di una vita senza misteri». Il sacerdote vuole misurarsi con lo spirito del Vangelo e non semplicemente con la lettera, il che lo pone spesso in contrasto con i parrocchiani. Il curato di Torcy, un paese vicino, lo rimprovera di trascurare tutti i problemi materiali e di non cercare di avvicinare la nobiltà e i notabili di Ambricourt. Il giovane prete si chiude in una solitudine sempre più profonda. Splendida, austera trasposizione del romanzo (1936) di Georges Bernanos.
Giovedì 21 febbraio ore 20.45 Il Primo uomo”, di G. Amelio Con Jacques Gamblin, Catherine Sola, Maya Sansa genere: drammatico durata: 98′ Italia 2012. Lo scrittore Jean Cormery torna nella sua patria d’origine, l’Algeria, per perorare la sua idea di un paese in cui musulmani e francesi possano vivere in armonia come nativi della stessa terra.
L’uomo approfitta del viaggio per ritrovare sua madre e rivivere la sua giovinezza, gli anni delle scelte, prese nonostante le difficoltà. Tornato a trovare il professor Bernard, l’insegnante che lo ha aiutato e sorretto, Cormery ormai adulto ascolta ancora una volta la frase che ha segnato la sua vita: “Ogni bambino contiene già i germi dell’uomo che diventerà”.
Mescolando l’autobiografico, ultimo e incompiuto romanzo di Camus ai ricordi di se stesso bambino, Gianni Amelio gira un film intimo e poetico in cui la grande storia si intreccia con disinvoltura alle piccole storie.

 

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