Al Nuovo Eden in prima visione “Appartamento ad Atene”

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(red.) In occasione della Giornata della Memoria il Nuovo Eden in collaborazione con la Circoscrizione Centro ha organizzato una proiezione speciale, un regalo alla nostra città, un momento per fermarsi, riflettere e non dimenticare. Mercoledì 23 gennaio alle  21 viene presentato “Appartamento ad Atene”, un film italiano indipendente che non è mai stato proposto prima a Brescia che con delicatezza ci racconta un triste episodio come tanti accaduti durante la seconda guerra mondiale.
“Appartamento ad Ate”ne è l’opera prima di Ruggero Dipaola ispirato all’omonimo romanzo di Glenway Wescott. Il regista italiano ha scelto come protagonisti Laura Morante stavolta in un ruolo insolito che le permette di interpretare in maniera egregia il dramma interiore senza troppe parole o mimiche disturbate e Richard Sammel, già noto al grande pubblico come il sergente Werner di Bastardi senza gloria.
Film italiano fra i più premiati del 2012 (27 premi vinti in oltre 50 festival internazionali), è un’opera tesa e pungente, che, a detta dei critici, merita i trofei vinti (tra cui Miglior Film della Vetrina Giovani Cineasti Italiani al Festival di Roma 2011, il Globo d’Oro come Miglior Opera Prima e il Miglior Film al Los Angeles Greek Film Festival).
Nel 1943, ad Atene, un appartamento viene requisito per ospitare un ufficiale tedesco. Nell’appartamento vivono gli Helianos, una coppia di mezza età un tempo agiata. Hanno un ragazzo di dieci anni, animato da melodrammatiche fantasie di vendetta, e una bambina di dodici. Con l’arrivo del capitano Kalter, tutto è cancellato. Metodico, ascetico, crudele, Kalter è un dio-soldato che impone il terrore. E gli Helianos si sottomettono, remissivi. Sono servi, adesso, senza altra identità che la loro acquiescenza. La volontà del dio-soldato è il loro unico assillo. L’appartamento li avvolge come un’epidermide. Poi, di colpo, l’assenza. Il padrone parte per la Germania, e i servi scoprono che la libertà non ha alcun senso, che la tortura continua. Quando Kalter torna, è un sollievo. E’ cambiato: più gentile, indulgente. Di un’indulgenza che disorienta. Ma è un fragile equilibrio. Correnti sotterranee di odio agiscono in segreto e preparano un’agghiacciante vendetta.
Dipaola presenta un’altra faccia della seconda guerra mondiale, ispirandosi al libro di Glenway Wescott: una delle possibili vicende e una delle orride sfumature che si sono consumate in quel periodo, consentono attraverso il linguaggio del dramma di addentrarsi nella mente anche di chi aveva guidato quella guerra. Kalter è un personaggio dispotico ed imprevedibile: capace di passare dalla spietata crudeltà ad un atteggiamento mansueto, segno di un vacillamento interiore strettamente legato alle sorti della guerra e spinto da intenti e logiche perverse. Non ci sono regole, non c’è etica, non c’è pietà e non c’è soluzione: sono quei momenti in cui il brivido della fine può essere per un solo istante messo da parte, a mantenere un flebile calore in quei personaggi privati della loro identità, della loro vita quotidiana, del senso della loro esistenza.
La casa non è solo casa, la stanza non è solo stanza ma è l’anima e il suo cuore: chiusi, scalpitanti e colpevoli solo di non essere dall’altra parte per potersi opporre e difendere da chi ha avuto il coraggio di prendere il posto di Dio e attentare alla vita.
L’ingresso alla proiezione è libero fino ad esaurimento posti. Per info: Nuovo Eden –  via Nino Bixio 9, Tel. 030.8379404.403;  info@nuovoeden.itwww.nuovoeden.it.

 

 

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