Al Lio concerto de “I Thoc!” in rciordo di Nicola Dusi

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(red.) La formazione bresciana de “I Thoc!” dedica il concerto a Nicola Dusi, amico e membro della band scomparso lo scorso lunedì dopo una lunga malattia. In apertura alcuni amici di Nicola suoneranno dei pezzi in versione acustica.
L’evento è in programma venerdì 21 dicembre alle 22 ,30 al Lio Bra di via Togni a Brescia (ingresso libero. “I Thoc!”, acronimo che sta per The House of Caps!, sono una band bresciana che si forma tra il 2007 ed il 2008 dall’incontro tra cinque musicisti che nella vita di tutti i giorni svolgono le attività più disparate: da fisioterapista a professore, passando per personal trainer e giornalista. Ma si sa, la notte porta scompiglio e sul palco i cinque si trasformano e travestono, portando on-stage parrucche, abiti militari da parata, occhiali da sole vintage, magliette di squadre di football degli anni Ottanta, leggings ed impeccabili completi scuri.
Il gruppo, grazie a performance live divertenti e precise, conquista aperture per artisti come Motel Connection, Sick Tamburo e Alberto Camerini e, dopo un disco autoprodotto nel 2009 (“Thoc! We are the house of caps!”), si accasa presso la Mizar Records (Ettore Giuradei, Marydolls, Gianmarco Martelloni, Kaufman e altri), con la quale pubblica l’album d’esordio “Nicolao”.
Il disco è breve ma intenso, tirato e diretto: batteria in levare, chitarre taglienti e synth sparati a tutto volume. Undici brani in cui si sente l’influenza della new-wave britannica di band seminali come Cure e Joy Division, l’elettronica sintetica dei New Order, l’electro-wave di Franz Ferdinand e Mgmt ed un immancabile richiamo alle atmosfere pop anni Sessanta dei Beatles. Ci sono brani più veloci e ritmici come “1000 reasons”, “Mean to mean”, “Nicolao” e “Vampire”, ma anche ballate melodiche e poppeggianti come “The dove” e “Patty party”.
Il singolo apripista s’intitola “Garda Deutsch”, un electro-inno semiserio dedicato ai tedeschi che invadono le rive del Benaco d’estate: è stato girato anche un divertente videoclip, dal regista Davide Franzoni, che si pone come la risposta ad “Azzurro” nella storica versione del gruppo punk-rock tedesco Die Toten Hosen del 2005, dove vengono messi in risalto tutti gli stereotipi del popolo italiano.
L’ultimo singolo della band bresciana si intitola “Satellites” ed è uscito nel 2011.

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