Al Prealpino lo spettacolo “Pinocchio”

(red.) Giovedì 15 e venerdì 16 novembre alle 21, al Teatro Santa Giulia
di Via Quinta n.5 del Villaggio Prealpino di Brescia , va in scena lo spettacolo “Pinocchio” de Il Nodo teatro, per la Regia di Raffaello Malesci (ingresso: adulti 7 euro; bambini 5,00 euro).
Pinocchio nasce a Firenze nel 1881 dalla penna di Carlo Collodi, pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini. Viene pubblicato per la prima volta come romanzo breve a puntate sul “Giornale dei bambini”. La storia iniziale terminava con la morte per impiccagione del burattino al capitolo XV. Furono le insistenze dei lettori a convincere il Lorenzini a proseguire il romanzo portandolo alla forma che oggi è universalmente nota.
In principio perciò si trattava di un romanzo sì per bambini ma assai crudo e fulminante nella sua struttura agile e destinata ad un finale catastrofico. Solo il successivo Pinocchio si allargherà in una serie di episodi che porteranno il libro a 36 capitoli, facendo del burattino di legno il maggior fenomeno editoriale di tutta la letteratura italiana, con ben 240 traduzioni e un numero di edizioni che ormai risulta incalcolabile. Una storia crudele si trasforma nel corso delle puntate in un caotico assommarsi di avventure e di personaggi che riprendono magistralmente i vizi e le virtù degli uomini. Nella versione definitiva il terribile burattino diventa un ragazzino vero, sfuggendo per sempre alla morte che nella prima versione il suo autore aveva concepito per lui.
Sarà forse grazie all’intuizione iniziale, rapida e densa, che Pinocchio trascende lo specifico per cui è stato scritto e da sempre colpisce l’immaginazione universale. Sarà per la sua magmatica riscrittura che in Pinocchio si scoprono sempre innumerevoli filoni che hanno alimentato la fantasia di miriadi di scrittori, sceneggiatori, registi e attori, che da sempre trovano nuovi spunti per trasformare quello che ormai è diventato un archetipo in una storia sempre nuova e sempre bella da raccontare.
Per questo vale sempre la pena di riproporre Pinocchio. Perché è sempre una nuova scoperta sia per chi lo propone sia per chi lo guarda. Per tutti questi motivi ci siamo divertiti a metterlo in scena con i nostri spunti, le nostre varianti e le nostre idee, per fare, come direbbe Lorenzini, la nostra “bambinata” in cui riscopriamo il burattino meraviglioso nascosto dentro ognuno di noi.
Un burattino e il suo grillo parlante, la vocina della coscienza che continua a farsi sentire, ogni tanto è un po’ noiosa ma spesso si rivela molto utile. Il nostro Pinocchio cresce con la voce della propria piccola coscienza e la sua strada per diventare grande è popolata da Gatti, Volpi, Fate Turchine, Mangiafuochi e Lucignoli… Per riscoprire che Pinocchio parla ancora ai bambini di oggi!

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