Al Cinema Eden “George Harrison: living in the material world”

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(red.) Dopo il tutto esaurito del primo appuntamento con “The Doors: when you’re strange”, prosegue Music Legends, la rassegna estiva del Nuovo Eden dedicata alle leggende della musica. Seconda tappa del nostro viaggio cinematografico attraverso la storia del rock sarà giovedì 12 luglio con “George Harrison: living in the material world”, il docu-film realizzato dal premio Oscar Martin Scorsese che, attraverso un’enorme mole di materiale video in gran parte inedito (per cui ringraziamo la seconda moglie di George, Olivia Arias, in veste di co-produttrice), ci consegna il meno noto (o appariscente) dei Beatles, non un leader come John e Paul e nemmeno un malinconico e tenero Ringo Starr, diventato famoso per la sua minore abilità, ma un introspettivo solista.
“Vai avanti, George, vai e vola lontano. Liberati e… vai”. Queste le prime parole della monumentale geografia dell’universo Harrison che Scorsese, ben dietro le quinte, compone. Un racconto cronologico in due parti. La prima  racconta dell’ingresso di George nel gruppo che fu embrione dei Beatles, i Quarrymen, con il provino fatto su un bus, chitarra alla mano, del periodo passato ad Amburgo in cui la band dormiva nel retro di un cinema a luci rosse fino alla formazione ufficiale dei Fab Four, il successo internazionale, il periodo lisergico e la ricerca di una maggiore spiritualità e l’inevitabile scioglimento che venne definito “il punto più basso dell’impero britannico”. La seconda parte invece ripercorre la storia del George Harrison solitario, il concerto per il Bangladesh, la sua ricerca di una dimensione meno terrena e materiale assieme al suo guru Ravi Shankar.
Due aspetti della vita apparentemente opposti, ma coniugati nel costante tentativo di creare il bello nel mondo reale, qualcosa che si avvicini allo splendore di un tramonto, sia essa una canzone, una distesa di fiori o un albero piantato nel giardino di Friar Park, la smisurata ed eccentrica villa neo-gotica scelta come casa e studio di registrazione.
Un film pulito, elegante, che scorre attraverso le immagini, le parole e la musica per dipingere il quadro di una personalità complessa e affascinante, irrequieta e inafferrabile, di grande umanità e generosità e perennemente alla ricerca di una verità più ampia, di una spiritualità profonda, di un contatto vero con il mondo, con le persone e, in ultimo, con Dio.
Un sentito e coinvolgente omaggio a un gigante della musica, da parte di un gigante del cinema.
Scorsese conduce il film con passione e leggerezza, frammentando il racconto di una vita eccezionale come quella di George Harrison nei ricordi delle persone care e nel tempo reale del formidabile materiale d’archivio raccolto, tra sessioni di registrazione, concerti, apparizioni televisive, interviste e video privati.
Diversi sono i volti e le parole che sfilano oltre a quello di George Harrison in questo rockumentary. Un cast d’eccezione composto da Ringo Starr, Paul Mc Cartney, John Lennon e poi Eric Clapton, Terry Gilliam, Phill Spector e molti molti altri.
Durante la proiezione, in programma giovedì 12 luglio alle 21,30, sarà prevista una piccola pausa per permettere agli spettatori che lo desidereranno di recarsi in uno dei locali del quartiere, che per l’occasione offriranno bevande a prezzi ridotti a chi si presenterà con il biglietto del cinema.
L’ultimo appuntamento sarà con un’altra anteprima per Brescia: Pearl Jam Twenty, giovedì 19 luglio alle 21.30. Il documentario realizzato dal regista premio Oscar Cameron Crowe è stato realizzato in occasione del ventennale della formazione della mitica band di Seattle, caposaldo del “grunge”.
Il costo del biglietto per gli spettacoli della Rassegna Music Legends è di 3,00 euro. I film sono in lingua originale con i sottotitoli in italiano.
E’ possibile prenotare per telefono senza costi aggiuntivi chiamando il Cup della Fondazione Brescia Musei nei seguenti orari:
Dal lunedì al sabato dalle  10 alle 16, domenica dalle 14,30 alle 17,30 (Tel 030.2977834).

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