Per Crucifixus “Madre”, lo sguardo delle donne

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(red.) Mercoledì 28 marzo alle 20,45 Crucifixus Festival di Primavera presenta al proprio pubblico due spettacoli che mettono al centro della scena le donne e il loro sguardo.
Nella Chiesa di Sant’Andrea a Malegno (Brescia)va in scena “Madre”, il racconto della Passione di Cristo dal punto di vista di Colei che è testimone del martirio e martire al tempo stesso. Il testo, composto e tradotto da Carla Bino, è tratto dal Liber de Passione Christi et Doloribus et Planctibus Matris eius e dal Dialogus Beatae Mariae attribuiti a S. Bernardo di Chiaravalle (XII secolo). Enrica Chiurazzi si fa portavoce del racconto-confessione della madre, guida e corpo della storia ora attraverso le azioni fisiche, ora attraverso le parole e il canto, per giungere alle più viscerali e indecifrabili note del compianto. Un’alternanza di suoni ed eloquenti silenzi, ruotano intorno alla fredda pietra dell’altare del sacrificio e accompagnano lo spettatore fin dentro il grembo stesso del dolore.
Nella chiesa di Sant’Antonio Abate a Corti di Costa Volpino, va in scena “Interrogatorio a Maria”, un oratorio sacro, ma di una sacralità tutta umana, intrisa di carne, di dolore ma anche di speranza. Un coro, in un teatro spoglio e privo di una spazio scenico definito, evoca Maria, la madre del Cristo. Alle domande prevedibili del “coro”, risponde questa madre delle madri, questa donna delle donne. Nel brano di Testori la parola diventa vera drammaturgia “sacra”, perché è più grande di chi la dice, risuona come provocazione, chiama l’uomo e ne fa il testimone, il custode del dire secondo il suo destino. Due attori, uno di fronte all’altro, illuminati solo da candele, cercano di restituire il “Verbo” di Testori. Il suono malinconico e popolare di una fisarmonica che diventa la voce di Dio, fa da contraltare. L’attrice che interpreta Maria è scalza, ha un abito di fiori azzurro, come le contadine, le donne di casa di una volta, le donne del popolo, viene con grande fatica a vomitare di nuovo il suo dolore di madre ma anche la meraviglia di essere stata ingravidata da Dio.L’attore che interpreta il coro è un giovane incredulo, desideroso di conoscere il Mistero dei Misteri; ingenuo e incalzante nelle sue domande diventa parte del pubblico presente e chiede pubblicamente a Maria una salvezza che sia di tutti e dopo averla ascoltata torna tra la folla frastornato ma pieno di meraviglia. Il fisarmonicista è lontano da loro, dietro a Maria, è giovane, potrebbe essere suo figlio e l’aiuta a sopportare il dolore generato dall’amore. Entrambi gli spettacoli iniziano alle 20,45 e sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

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