In via Ozanam il cineforum “Tina Modotti” parte con “L’Atlante”

(red.) Prende il via questa settimana la rassegna 2012 dei cineforum della Associazione “Tina Modotti” di Brescia.
I film, come gli scorsi anni, saranno ad ingresso gratuito, e verranno proiettati nell’ auditorium del Museo di Scienze Naturali (Via Ozanam, 4 – Brescia) tutti i venerdì dal 13 gennaio al 29 giugno 2012, alle 20,30.     Si incomincia venerdì 13 gennaio 2012 con “L’Atlante di Jean Vigo (Francia-1934, durata 85′).
Il film racconta una storia d’amore. Il legame tra due novelli sposi, che vivono navigando sopra una chiatta (che si chiama l’Atalante), è messo alla prova dalle tentazioni della grande e splendente Parigi; inoltre fa parte dell’ equipaggio anche papà Jules, figura bizzarra, affettuosa ma a tratti equivoca, attorno alla quale sembra snodarsi la parte più ineffabile della vicenda.
L’ambientazione fluviale dei fatti, così come i gesti e i movimenti dei personaggi donano all’opera una poesia d’immagini che ha reso l’Atalante un grande classico del cinema d’autore; eppure lo stile registico del giovane Vigo, con il contributo fondamentale di Kaufman alla fotografia, è capace di coniugare deliziose scene d’idillio amoroso con momenti d’espressione più irrequieta, a tratti addirittura surreale, notturna e misteriosa, come vaga eco del cinema espressionista.
I distributori della GFFA trovarono l’opera lenta, incoerente, irritante e piena di «capricci femminini» e procedettero ad una serie di tagli, per un totale di quasi 20 minuti, dopo che il film venne proiettato per la prima volta, senza gradimento del pubblico, nella primavera del 1934; nell’autunno del medesimo anno il film venne così ridistribuito con un altro titolo (“Le chaland qui passe”, dal titolo della versione francese di “Parlami d’amore Mariù” in quegli anni di gran moda), con un discutibile montaggio e con nuove musiche (operazioni che peraltro rendevano incomprensibili alcuni elementi della trama): ma fu di nuovo un fiasco.  Vigo, già gravemente malato di TBC durante le riprese del film (molte scene furono girate proprio nell’inverno del ’33-’34, in condizioni di freddo, umidità e gelo) morì un mese dopo, a soli 29 anni. Nel 1940 ci fu una nuova uscita francese del film, segno di un desiderio mai scomparso di rendere onore al regista; ma fu solo tra il 1990 e il 2001 che la stessa GFFA portò a termine un importante lavoro di restauro e ricostruzione della sceneggiatura e della colonna sonora dell’Atalante, quali probabilmente dovevano essere, giacché Vigo non ebbe modo di assistere al montaggio.
Per info: tel. 030-2090753 349-6607585:  titabellini@libero.it;  http://www.renatadurando.com/tinamodotti

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